Ieri pomeriggio abbiamo intervistato il difensore della Mutina Sport Giovanni Righi che ha parlato della storica promozione ottenuta dalla squadra modenese che, vincendo il campionato di Seconda, è stata promossa in Prima Categoria.
Giovanni, partiamo ovviamente da quanto accaduto mercoledì: un pareggio che sa di vittoria perché è arrivata l’aritmetica promozione in Prima Categoria. Raccontaci un po’ la partita e le emozioni provate nel dopo gara.
“Le emozioni sono state molto altalenanti. L’inizio è stato positivo perché nel primo tempo siamo passati in vantaggio, poi nella ripresa non abbiamo chiuso la gara e il Daino è stato bravo a rimanere in partita e a trovare il pareggio. Non avendo conquistato i tre punti, sapevamo che c’era il rischio di non aver vinto il campionato. Poi, leggendo i risultati, abbiamo saputo dei pareggi di United Carpi e Virtus Campogalliano ed eravamo tutti felicissimi. Le emozioni sono difficili da descrivere, c’era gente che piangeva e tra questi anche il presidente Morselli che ci ha telefonato da Parigi. E’ un ricordo molto forte che resterà per sempre nel nostro cuore e speriamo di poter vivere altri momenti così anche in futuro”.
Si tratta di una promozione storica per questa società che per la prima volta disputerà il campionato di Prima Categoria e che, inoltre, ha centrato due promozioni in tre anni. Qual è il segreto di squadra e società per aver fatto così bene?
“La società ha grandi competenze manageriali, Morselli è sempre stato in grado di creare un ambiente in cui tutti sono consapevoli e responsabili del proprio ruolo. Inoltre, è bravissimo a scegliere le persone con cui lavora e questo è un grande pregio. E’ stata costruita una vera e propria famiglia e la forza di questa squadra è proprio quella di essere, prima di tutto, un gruppo di amici”.
Qual è stata la partita o il momento in cui avete capito che si poteva veramente vincere il campionato?
“Il momento fondamentale è stato l’ultima giornata di andata, dove venivamo da un peridio nel quale avevamo subito molti gol. Siamo andati a giocare in casa della Virtus Campogalliano, favorita per la vittoria del campionato, e abbiamo vinto 4-0 facendo una partita eccezionale. La giocata decisiva, invece, credo sia stato l’autentico miracolo del portiere Palladini, nella partita successiva a San Marino in Rio, che ha fatto una grande parata con i piedi che ci ha consentito di rimanere in partita e poi vincere. Questo ci ha permesso di ripartire nel modo giusto e anche di allungare sulle inseguitrici”.
Qual è la squadra che ti ha più impressionato e chi vedi favorita per vincere i playoff?
“La squadra che mi ha impressionato di più è la Mutina Sport perché quando andavamo in campo al massimo delle nostre possibilità eravamo praticamente imbattibili. Le due squadre indiziate per vincere i playoff sono Virtus Campogalliano e United Carpi e credo che quest’ultima abbia qualcosa in più”.
Personalmente, come giudichi la tua stagione?
“Mi pongo obiettivi a lungo termine e voglio sempre vincere il campionato perciò sono soddisfatto. Sono consapevole di aver dato molto alla squadra, segnando anche 11 gol da difensore. Penso di essere stato un punto di riferimento, in partite difficili, per alcuni compagni che a loro volta mi hanno trascinato in momenti duri e di stanchezza”.
Sei arrivato a campionato in corso alla Mutina Sport, mentre la stagione scorsa eri stato protagonista della promozione in Eccellenza della Rosselli Mutina. Come vedi la lotta tra Rosselli e Axys?
“La Rosselli penso sia la miglior società del panorama dilettantistico di Modena e anche dell’Emilia-Romagna, grazie a quanto fatto da Morselli e Galassini. Hanno le energie per arrivare fino in fondo e mi auguro con tutto il cuore che riescano a vincere, ripetendo l’impresa dell’anno scorso”.
Cosa ti aspetti dal futuro: Mutina Sport, Rosselli Mutina o altro?
“Il mio futuro è abbastanza incerto per motivi di studio. Non mi vedo al di fuori della famiglia Rosselli e Mutina Sport, ma ovviamente dipenderà dagli impegni universitari. Mi auguro di poter giocare a calcio ancora il più a lungo possibile, ma non posso assicurare niente a nessuno”.