È ancora Elia Viviani a vincere la tappa di giornata del Giro d’Italia, nel deserto del Negev, l’ultima in Israele. Il 29enne veronese si dimostra più bravo di tutti nella volata finale, riuscendo a staccare negli ultimi metri l’irlandese Sam Bennett, che lo aveva chiuso verso le transenne con una manovra pericolosa. Ancora in maglia rosa Rohan Dennis, in vantaggio di un secondo su Tom Dumoulin. Per Viviani terza vittoria nel Giro in carriera.
LA CORSA – Subito una fuga nei primi chilometri, con protagonisti il canadese Boivin e gli italiani Frapporti e Barbin. I tre conquistano un vantaggio di più di cinque minuti rispetto al resto del gruppo, che successivamente inizia a rosicchiare secondi preziosi. Boivin scatta conquistando traguardi volanti, mentre Frapporti lascia indietro Barbin, che riesce però a difendere la maglia azzurra conquistata nella seconda tappa. A sette chilometri dal traguardo il gruppo ha ormai ripreso il terzetto di testa e si prepara allo sprint finale. Sam Bennett accelera per primo, Viviani è nella sua scia, ma l’irlandese lo chiude verso le transenne. Il veronese riesce a trovare uno spiraglio e conquista la sua seconda tappa consecutiva.
Ecco i primi 10 all’arrivo: 1. Elia VIVIANI (Quick-Step Floors) 229 km in 5.02’09’’; 2. Modolo (Ita) s.t.; 3. Bennett (Irl) s.t.; 4. Mareczko (Ita) s.t.; 5. Van Poppel (Ola) s.t.; 6. Debusschere (Bel) s.t.; 7. Belletti (Ita) s.t.; 8. Planckaert (Bel) s.t.; 9. Pedersen (Dan) s.t.; 10. Gonçalves (Por) s.t.
CLASSIFICA GENERALE – 1. Rohan Dennis (Aus, Bmc) 9h05’30”; 2. Tom Dumoulin (Ola) a 1”; 3. José Gonçalves (Por) a 13”; 4. Alex Dowsett (Eng) a 17”; 5. Bilbao Lopez de Armienta (Spa) a 19”; 6. Yates (Eng) a 21”; 7. Schachmann (Ger) a 22”; 8. Martin (Ger) a 28”; 9. Pozzovivo (Ita) a 28”; 10. Betancur (Col) a 28”.
PROSSIMA TAPPA – Dopo il giorno di riposo, la carovana ripartirà martedì dall’Italia, da Catania a Caltagirone, per un percorso di 198 km. Tappa molto insidiosa quella siciliana, comprendente numerosi saliscendi, dopo la prima parte di percorso sulla costa. Il finale impone uno scatto di mille metri, con pendenze che si avvicinano anche al 13%.