La 4ª tappa del Giro d’Italia 2018 prende i colori del Belgio. È Tim Wellens (Lotto Fix-All) a fare la voce grossa sullo strappo finale di Caltagirone, dopo i primi 202 km effettuati in Italia. Niente da fare per Battaglin (LottoNl-Jumbo), terzo alle spalle di Michael Woods (Ef-Drapac). La Maglia Rosa rimane sulle spalle di Rohan Dennis (BMC).
LA CORSA – La carovana del Giro d’Italia affrontava oggi la prima tappa sul suolo italiano, dopo la tre giorni israeliana. Si corre in mezzo a paesaggi che tolgono il fiato, che vanno da Catania a Caltagirone. Come preventivabile c’è subito una fuga, portata avanti da cinque corridori: Barbin (Bardiani-Csf), Frapporti (Androni-Sidermec), Mosca (Wilier-Selle Italia), Belkov (Katusha-Alpecin) e Jauregui (Ag2r). Dopo 86 km dalla partenza c’è il GPM di Pietre Calde, che se lo aggiudica Barbin. A Mosca vanno i traguardi volanti di Palazzo Acreide e Monterosso Almo, mentre è ancora Barbin a transitare per primo al GPM di Vizzini. Quando mancano meno di venti chilometri al traguardo, il gruppo riprende i fuggitivi e torna compatto. Valerio Conti prova a sorprendere il gruppo ma viene ripreso a 3 km dall’arrivo. Sul muro di Caltagirone prova a scattare per primo Battaglin, il quale però viene ripreso prima da Wellens e Woods. La prima tappa italiana del Giro d’Italia 2018, se la prende il belga della Lotto Fix-All.
I primi 10 all’arrivo di Caltagirone: 1. Tim WELLENS (Bel – Lotto-Fix All); 2. Woods (Can); 3. Battaglin (Ita); 4. S. Yates (Gb); 5. Formolo (Ita); 6. Kreuziger (R. Ceca) a 4’’; 7. Konrad (Aut); 8. Sanchez (Spa); 9. Pozzovivo (Ita); 10. Chaves (Col).
CLASSIFICA GENERALE: 1. Rohan DENNIS (Aus – Bmc); 2. Dumoulin (Ola) a 1’’; 3. S. Yates (Gb) a 17’’; 4. Wellens (Bel) a 19’’; 5. Bilbao (Spa) a 25’’; 6. Schachmann (Ger) a 28’’; 7. Pozzovivo (Ita); 8. Pinot (Fra) a 34’’; 9. Konrad (Aut) a 35’’; 10. Betancur (Col).
PROSSIMA TAPPA – Domani andrà in scena la 5ª tappa che prevede i 153 km da Agrigento a Santa Ninfa (Valle del Belice). Tappa pianeggiante lungo la costa nella prima parte che si svolge lungo la statale 115 (a scorrimento veloce) salvo l’attraversamento cittadino piuttosto articolato di Sciacca. La seconda parte, interamente nella valle del Belice, è invece molto articolata e caratterizzata da alcune salite lunghe, ma di blanda pendenza classificate GPM. La seconda parte presenta tratti a carreggiata ristretta e talvolta con manto strade molto usurato.