Il Giro d’Italia supera quota 2.000 metri e inizia a regalare emozioni. L’arrivo di Campo Imperatore, sul Gran Sasso, si tinge di Rosa con la vittoria di Simon Yates, che consolida il suo primo posto in classifica generale mettendo dietro Pinot, Chaves e Pozzovivo. Perdono terreno in classifica sia Froome che Aru.
LA CORSA – Si parte da Pesco Sannita, e ad andare in fuga sono in 14: Gianluca Brambilla e Laurent Didier (Trek-Segafredo), Giovanni Visconti e Manuel Boaro (Bahrain-Merida), Tim Wellens (Lotto-Fix All), Hugh Carthy (Ef-Drapac), Maxim Belkov (Katusha-Alpecin), Mickael Cherel (Ag2r), Natnael Berhane (Dimension Data), Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Simone Andreetta (Bardiani-Csf), Alex Turrin (Wilier-Selle Italia), Fausto Masnada e Davide Ballerini (Androni-Sidermec). A 40 km dall’arrivo l’Astana inizia a trainare il gruppo dei migliori. Davanti Masnada crede nel sogno e stacca tutti ai -14, per un sogno che però dura fino a 3 km dal traguardo. Da lì in poi iniziano le varie accelerazioni, e in testa rimangono in cinque: Yates, Chaves, Carapaz, Pinot e Pozzovivo. Il britannico stacca tutti a 100 metri dall’arrivo e può finalmente festeggiare la sua prima vittoria in Italia.
I primi 10 all’arrivo sul Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore): 1. Simon YATES (Gb – Mitchelton-Scott); 2. Pinot (Fra); 3. Chaves (Col); 4. Pozzovivo (Ita) a 4’’; 5. Carapaz (Ecu); 6. Formolo (Ita) a 10’’; 7. G. Bennett (N.Zel) a 12’’; 8. Dumoulin (Ola); 9. Lopez (Col); 10. Ciccone (Ita) a 24’’.
CLASSIFICA GENERALE: 1. Simon YATES (Gb – Mitchelton-Scott); 2. Chaves (Col) a 32’’; 3. Dumoulin (Ola) a 38’’; 4. Pinot (Fra) a 45’’; 5. Pozzovivo (Ita) a 57’’; 6. Carapaz (Ecu) a 1’20’’; 7. G. Bennett (N.Zel) a 1’33’’; 8. Dennis (Aus) a 2’05’’; 9. Bilbao (Spa); 10. Woods (Can) a 2’25’’; 11. Froome (Gb) a 2’27’’; 15. Aru (Ita) a 2’36’’.
PROSSIMA TAPPA – Domani ci sarà il giorno di riposo, per poi ripartire martedì con la 10ª tappa, che prevede i 239 km da Penne a Gualdo Tadino. È la tappa più lunga del Giro. Attraversa l’Appennino da sud verso nord con un percorso tortuoso costellato prevalentemente di brevi salite pedalabili e con tre classificate GPM, di cui la prima (lunga quasi 20 km) che scollina un versante inedito del Gran Sasso. Nella prima parte le strade sono di carreggiata ristretta e con manto usurato, nella seconda si percorrono strade di dimensioni e condizioni normali. Finale pianeggiante.