Nella giornata di ieri, abbiamo intervistato il direttore generale della Virtus Castelfranco Gian Luigi Rebuttini che ha parlato della sua nuova avventura, del mercato svolto dalla società con i conseguenti obiettivi e anche del “caso” Giuseppe Greco.
Rebuttini, innanzitutto cosa ti ha spinto a scegliere Castelfranco e come mai, dopo diverso tempo, hai deciso di lasciare Fiorano?
“La decisione di lasciare Fiorano è stata molto difficile, ma dopo sette anni era il momento di cambiare soprattutto perché ho ricevuto un’offerta da Paolo Chezzi, che ho sempre ritenuto il numero uno nei dilettanti, perciò è un onore essere stato chiamato da lui. Inizierà un nuovo ciclo con ambizioni differenti”.
Insieme a te ci sarà anche mister Fontana e quindi si conferma la coppia che, negli ultimi anni, ha fatto molto bene a Fiorano.
“Noi non cambieremo il nostro modo di operare. Gli obiettivi cambiano, ma per fare calcio alla base devono esserci valori umani importanti. Bisogna costruire un gruppo intelligente, formato da uomini che abbiano fame. In una piazza come Castelfranco si può alzare l’asticella ed inserire anche giocatori di un certo calibro. Lavorando bene si possono raggiungere obiettivi importanti”.
Nella campagna acquisti sono arrivati giocatori importanti, sia giovani che esperti. Sei soddisfatto, fino ad ora, del vostro mercato? Cosa manca ancora?
“Siamo soddisfatti perché pezzo dopo pezzo stiamo allestendo un gruppo competitivo, di persone serie e di ragazzi motivati che hanno sposato il progetto con il massimo entusiasmo. Siamo quasi alla fine, mancano un paio di tasselli e poi ci siamo”.
Non possiamo non parlare del “caso” Giuseppe Greco che, dopo aver raggiunto l’accordo con voi, ha deciso di fare dietrofront e trasferirsi all’Axys. Come commenti questa sua decisione?
“Penso che un uomo valga quanto la sua parola, ma non voglio trarre conclusioni affrettate. Un po’ di delusione c’è, non tanto dal punto di vista calcistico perché il mondo è pieno di bravi giocatori e magari anche più consoni al modulo del mister, ma quando uno spende delle parole e una stretta di mano è normale che poi ci sia delusione. Non posso far altro che prenderne atto ed accettare la sua scelta”.
Il prossimo sarà un campionato di Eccellenza con squadre molto forti, qual è il vostro obiettivo?
“L’obiettivo è quello di lavorare seriamente e serenamente e poi fare il meglio possibile, iniziando un ciclo che nel giro di qualche anno riporti il Castelfranco nella categoria superiore, che è quella che merita. Favorite? In assoluto, la Correggese è la squadra da battere. Il loro è un contesto professionistico, guidato da un allenatore esperto che conosce benissimo la categoria. Dietro ci sono tante squadre come Nibbiano, Bagnolese, e Rolo che possono ambire ai primi posti e noi proveremo a stare con loro”.
Infine, come vedi il “tuo ex” Fiorano?
“Mi sento spesso con il nuovo ds Androvich e stiamo anche collaborando. Dal mio punto di vista, possono fare molto bene perché hanno entusiasmo. Ds e mister sono giovani e potrebbero peccare un po’ di esperienza, però sono molto competenti. Stanno allestendo una squadra competitiva e credo potranno dire la loro”.