Simone Colombi ha vissuto tanti Carpi. Dall’idillio della Serie A, passando per la salvezza di Calabro fino a questo nuovo Carpi targato mister Chezzi, ancora a zero punti ma pronto a rialzarsi domenica al Bentegodi col Verona. Il portierone biancorosso, tra i migliori in cadetteria, ha commentato così il momento degli emiliani.
Quanto vi è servita la sosta dopo due sconfitte consecutive?
“Ci è servita per ricaricare le pile, siamo vogliosi di ripartire. Sarà una bella partita in un bello stadio e contro una grande formazione, per noi sarà l’occasione per conquistare i primi punti della stagione. Cinque gol subiti in due partite sono troppi, soprattutto per una squadra come la nostra che ha l’obiettivo di subire il meno possibile. Sono dei piccoli campanelli d’allarme, stiamo lavorando per migliorarci e per mettere quel pizzico di attenzione in più in fase difensiva”.
Come procede il lavoro con il nuovo mister Chezzi?
“Stiamo conoscendo meglio il mister e il suo modo di lavorare. Ci stiamo concentrando sulla verticalizzazione del gioco per migliorare in zona gol e dietro il diktat è ridurre al minimo il rischio. Vero, il mercato ci ha un pò condizionato perchè molti giocatori sono arrivati alla fine. A Foggia dovevamo fare meglio, col Cittadella siamo stati sfortunati, ora riprendiamoci”.
Il Bentegodi sarebbe potuto essere il tuo stadio. Sono vere le voci che ti hanno visto vicino al Chievo?
“Del mercato se n’è sempre occupato il mio procuratore. Io non ho mai chiesto di andare via e sono più che contento di continuare il mio percorso qui, so che col Chievo c’è stato qualcosa ma il mio desiderio è sempre stato quello di rimanere a Carpi”.
Vi aspetta un Verona fortissimo in attacco.
“E’ una squadra allestita per un campionato di vertice e ne siamo consapevoli. Sarebbe sbagliato focalizzarci solo su uno o due giocatori in particolare come Di Carmine o Pazzini. Ma siamo arrabbiati al punto giusto per poter fare una grande partita. Possiamo e dobbiamo migliorare tutti”.
Questo Carpi è più forte di quello dello scorso anno?
“Sarà il campo a dirlo. Ad inizio della scorsa stagione ci davano tutti per spacciati e poi abbiamo chiuso a oltre 50 punti. L’obiettivo è sempre la salvezza”.
Il tuo ex preparatore Perrone è andato al Napoli.
“Con Perrone mi sono trovato molto bene, con lui sono cresciuto tanto. Lo ringrazierò sempre per tutto quello che mi ha dato, si era instaurato un legame umano importante soprattutto nell’ultima stagione nel gruppo dei portieri. Gli faccio un grande in bocca al lupo per la sua nuova esperienza”.