Non sarà stata una prestazione altrettanto eccezionale quanto quella messa in campo contro il Belgio, ma nelle giocate che contano e nei momenti clou del match lo Zar lascia sempre il segno. Queste le sue parole ai microfoni Rai al termine della vittoria in rimonta sull’Argentina: “Sapevamo che gli argentini avrebbero messo in campo una prestazione completa. D’altronde, ci abbiamo messo del nostro, ma ci abbiamo messo del nostro anche per reagire. Abbiamo avuto tante palle da mettere giù e tante palle che abbiamo messo in campo tutti insieme per portare a casa questi tre punti. Capita [di rischiare di perdere un set già vinto, come il quarto], succede, purtroppo è un’altalena psicologica che bisogna affrontare in partite del genere. Sappiamo l’importanza di queste partite, sapevamo l’importanza proprio di questa partita perchè era il giro di boa del nostro girone; succede, perchè da un punto di vista psicologico sono cose che capitano. La “bolla” [come quella che si era creata a Rio nella semifinale vinta contro gli USA] è una cosa difficile da raggiungere, da ricercare, quando mi ci ritrovo, la gusto. Se tutti noi sapessimo come si trova la bolla, sarebbe tutto molto più facile, molto più semplice, però quando arriva, come [nella partita contro il Belgio], è bello“.
Relativamente ad un episodio nel corso della partita, dove l’Italia sembrava aver perso la concentrazione a fronte di una contestata decisione arbitrale mettendo a rischio il set, Zaytsev commenta così: “Sono tutte cose che si affrontano con la testa, con la lucidità, rimanendo calmi, perchè non essendoci il contatto fisico non riesci a sfogare la tua rabbia e la tua energia per resettare. Ti ritrovi lì, parli con il tuo compagno, cerchi di caricare il pubblico, cerchi degli sguardi…ognuno ha il suo modo e penso che noi ce l’abbiamo. Siamo alla terza vittoria su tre, stiamo iniziato bene“.