C’è tanta Modena nelle squadre che da oggi si contenderanno l’accesso alle semifinali del Mondiale: Italia, USA, Brasile, Serbia, Russia, Polonia hanno ottenuto la qualificazione alle Final Six, che si disputeranno a Torino in un PalaAlpitour completamente sold out. Come riporta la Gazzetta di Modena, alla conferenza di presentazione sono intervenuti allenatori e capitani delle singole squadre; Zaytsev ha invitato il pubblico a sostenere gli azzurri come fatto finora: “A Torino chiediamo di regalarci una bolgia, un piccolo inferno per i nostri avversari, che ricordi loro chi gioca in casa. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi più che mai in questa final six conclusiva del Mondiale“. Blengini a sua volta ha parlato delle partite imminenti: “La Serbia è fortissima, piena di veterani e di stelle della Superlega. Neppure la Polonia ci sorprende: è meritatamente tra le prime sei, come comunque si pensava a inizio torneo quando si sapeva che di sette squadre solo una sarebbe stata eliminata al secondo round.”
Sul fronte degli ex modenesi, anche Petric, capitano della Serbia, suona la carica: “La nostra vera forza è nella strada che abbiamo fatto per arrivare fin qui: lunga e difficile fin all’inizio, poi abbiamo cominciato a giocare sempre meglio e adesso ci sentiamo più forti e fiduciosi“. D’altro canto, Bruno non nasconde quale sia l’obittivo ultimo del Brasile: “Sono carico e felicissimo di essere qui. Il primo obiettivo è stato raggiunto, e poi ci troviamo nel contesto magico dell’Italia con i palazzetti pieni e tutta questa passione per il volley. Ora ci servono due cose: duro lavoro e… un pizzico di fortuna per conquistare un altro oro di grande valore“.
In un’intervista rilasciata a La Repubblica, Andrea Giani ha espresso il suo punto di vista sulla prima partia che affronterà l’Italia questa sera alle 21:00, quella contro la Serbia: “Questa sera l’Italia parte con i favori del pronostico. Gli azzurri con Zaytsev, Giannelli, Juantorena e Colaci vantano quattro tra i migliori giocatori del mondo. La nazionale poi è unita, giocano sempre in gruppo e non è scontato. La Serbia però è un squadra che carattere, sono cinici, in più sono tutti giocatori che militano nella Superlega e, quindi, ci conoscono bene. Atanasijevic è fortissimo, ma Zaytsev lo è di più. Non c’è paragone, scelgo Ivan tutta la vita“.