Il tanto atteso momento è arrivato: Julio Velasco è tornato al PalaPanini in qualità di allenatore, inaugurando così la sua terza avventura al timone di Modena Volley. Come riporta la Gazzetta di Modena, al netto degli anni trascorsi Velasco ha manifestato grande entusiasmo per la nuova stagione alle porte: “Vincere uno scudetto è sempre suggestivo, anche dopo un anno o cento. Voglio ringraziare Catia per l’opportunità che mi ha dato – ha precisato Velasco. Poi voglio ringraziare il presidente della federazione argentina che ha capito le mie ragioni e mi ha liberato nonostante avessi ancora due anni di contratto. Sono molto felice di tornare in Italia, poi sono tornato a Modena dove ci sono una società ed una squadra con una storia impareggiabile. Inoltre sono tornato a casa mia, non ho mai nascosto il fatto che sono sempre stato un tifoso gialloblù. Allenare Modena è una grande responsabilità. Al mio fianco avrò Cantagalli che ho allenato per 12 anni, è una leggenda e credo che lavoreremo molto bene insieme. Finora senza di me ha fatto un ottimo lavoro“.
“Sicuramente faremo di tutto per far tornare Modena al vertice del volley italiano, ma non farò promesse perché non servono a niente. Modena deve giocare sempre per vincere e l’unica cosa che serve è avere una squadra che in campo cerchi sempre la vittoria. Dovremo dimostrate di possedere un livello tecnico e tattico alto, ma soprattutto una mentalità vincente. Una mentalità da Modena. Non dovremo avere paura di nessuno. Il nostro sistema di gioco sarà ben preciso, saremo una squadra che non deve mai partire battuta, i nostri avversari dovranno soffrire per batterci. Fondamentale sarà non avere ansia, è il primo nemico da combattere. Poi umiltà e convinzione: se mancherà una di queste cose saranno brutti momenti. Il sestetto è ottimo, c’è una buona panchina e un grande staff. La squadra è stata allestita con un buonissimo criterio. Ci sono grandi giocatori iniziando da Zaytsev, che è italiano ed è fortissimo. Penso che Modena possa essere il posto giusto per lui da tutti i punti di vista. Christenson è uno dei migliori alzatori del mondo, mentre il gruppo degli schiacciatori è equilibrato e ognuno ha il suo compito. Per esempio Urnaut è un giocatore consolidato e Kaliberda può tornare su alti livelli. Bednorz ha grandi potenzialità, poi abbiamo Holt che è un giocatori di altissimo spessore che è affiancato dai due centrali della nazionale italiana. Rossini è stato lo scorso anno il secondo migliore ricevitore di Superlega. La gestione dei giocatori sarà problematica perché molti hanno giocato i Mondiali. Non c’è tempo per far nulla, ma ci vorrà una pausa mentale, più che fisica, per questi ragazzi. Sto pensando a soluzioni creative per integrarli nel gruppo e farli riposare allo stesso tempo. Ho fatto una scelta ben precisa: i giocatori impegnati nella final six li reintegro mercoledì. Giovedì e venerdì sarà un po’ come dirigere un allenamento di “All stars” in vista della Supercoppa. In più il palleggiatore nuovo è una cosa tutta da scoprire e non si può fare in un paio di allenamenti. In questa stagione dovrò avere flessibilità e creatività nella gestione del gruppo“.
“Qua a Modena c’è un contesto stupendo, sempre di essere in Nba. Il Pala Panini ristrutturato è meraviglioso, non ho mai avuto per esempio una sala allenatori così bella. Un handicap per questa squadra sarà il fatto se si parla troppo di me. Io vorrei sparare in faccia al personaggio Velasco. Sono serio. Vorrei che si parlasse unicamente dell’allenatore Velasco e di come gioca la mia squadra. Però sono sicuro di una cosa. Ci sono tanti giovani allenatori di alto livello, qualcuno anche migliore di me, ma per riuscire ad essere più bravi e più preparati di me devono darsi veramente da fare. Se sono sempre lo stesso? Ma va là, cambio molto. Cambio di idee, cambio di metodi e soprattutto cambio io. Sono nonno per esempio, un’esperienza meravigliosa che ti cambia la prospettiva. Cerco però sempre di fare quello di cui la squadra ha bisogno. Ci sono giocatori che necessitano di essere spronati ed altri coccolati. Un commento sull’ammutinamento dello scorso anno? Non sono la persona giusta per spiegare queste cose. Dico solo che bisogna saper dimenticare il passato e guardare al futuro“.
“Non rispondo a nulla riguardo il Mondiale. Dico solo che tra la consapevolezza e l’umiltà, l’Italia manca spesso della seconda… Ci vantiamo troppo di quello che siamo e di quello che abbiamo. Sembra che se un giocatore non gioca in Italia non esista. e questo mi pare un po’ esagerato. Dall’altro lato però penso che la Superlega sia il campionato migliore del mondo, ma non dimentichiamoci che lo è anche perché c’è la possibilità di schierare quattro stranieri in campo“.
In occasione della conferenza stampa di presentazione di Julio Velasco sono state presentate anche le nuove maglie, caratterizzate da una grafica analoga a quella dell’anno passato ma con importanti novità sul fronte sponsor, data l’eccezionale raccolta pubblicitaria messa a segno dalla società durante l’estate.