di Gian Paolo Maini e Alessandro Troncone
Nel calcio e nello sport in generale sono i numeri a parlare e in questa stagione sono i numeri, non le opinioni, a dire che il Carpi vive il periodo più buio della propria storia recente. La settimana scorsa, dopo il ko subito ad Ascoli avevamo scritto che era assolutamente necessario un cambio di rotta per non assistere alla fine del miracolo biancorosso. Oggi, dopo il 3-0 casalingo col Palermo sono ancora i numeri a parlare (vedi sopra): in questo campionato il Carpi ha vinto 1 gara, ne ha pareggiate 2 e ha subito 6 sconfitte, sono 7 i gol fatti e 17 quelli subiti (quarto peggior attacco, terza peggior difesa del torneo. Il ritorno di Castori in panchina non ha invertito la rotta che la squadra aveva con Chezzi ed oggi il Carpi è ultimo in classifica e l’ultima vittoria tra le mura amiche risale al 29 marzo scorso, oltre sei mesi fa. Sempre sui numeri è importante sottolineare come nella gara di ieri col Palermo (una delle big assolute della B) fossero presenti al Cabassi 1800 spettatori, oltre 300 coi colori rosanero. Che poi in fin dei conti… è molto più sana un’analisi, anche dura, che un silenzio assordante.