Tralasciando il 4-2-3-1 che mister Apolloni ha utilizzato fino a poche giornate fa, ma che ha accantonato in quanto in rosa non è presente un vero e proprio trequartista, nonostante il tecnico gialloblu abbia insistito per diverso tempo su Boscolo Papo, i moduli attualmente adattabili al Modena sono il 3-5-2 o il 4-3-3.
Modulo 3-5-2: Lo schieramento utilizzato per la prima volta dall’inizio nella gara contro il Pavia, è decisamente un assetto difensivo. La difesa, blindata con i centrali Gozzi, Perna e Dierna, è a tutti gli effetti a cinque con l’aggiunta dei giovani Ndoj e Zanoni. Inoltre, l’attacco a due punte costringe a tenere in panchina bocche di fuoco come Baldazzi o Sansovini (anche se potrebbe essere impiegato come seconda punta). Modulo, quindi, che può rivelarsi utile soprattutto a gara in corso (come spesso accaduto) quando c’è da difendere un risultato di vantaggio.
Modulo 4-3-3: Per caratteristiche dei giocatori è quello che, momentaneamente, si adatta meglio alla squadra di Apolloni. Il tridente offensivo, composto da vere e proprie punte di ruolo, mette decisamente più pressione alle squadre avversarie che si trovano a fronteggiare giocatori offensivi di alto livello per la categoria. Inoltre, dal punto di vista tattico costringe gli avversari a spingere meno, in quanto la difesa è impegnata a “battagliare” e a non perdere di vista il tridente gialloblu. Al contrario, invece, il modulo riportato sopra permette ai terzini avversari, che hanno qualche compito in meno in fase difensiva, di avere più spazio per spingersi in avanti e rendersi pericolosi in zona d’attacco.