Come riporta la “Gazzetta di Modena”, nella partita di ieri, il Sassuolo non è riuscito a trasformare in gol la supremazia nel possesso palla e nelle occasioni create. I neroverdi non sono riusciti a creare palle gol nitide, a causa di una difesa dell’Udinese ben concentrata e di un attacco sterile, che non ha trovato il varco giusto, continuando con un possesso palla che non ha portato a niente, se non a grandi rammarichi. Cosa c’è alla base dell’involuzione neroverde? Sicuramente una condizione fisica diversa da quella mostrata ad inizio stagione. Una flessione che sta contribuendo ad inceppare le armi offensive del Sassuolo. Giocando a ritmi così bassi è più facile anche per squadre più deboli chiudere gli spazi al Sassuolo. Che, in questo momento, fa davvero una fatica pazzesca ad inquadrare la porta avversaria. Babacar è impresentabile, Di Francesco non ha toccato palla e Berardi ha predicato nel deserto. Solo con l’ingresso di Matri è Djuricic si è vista un’inversione di tendenza, ma anche questo non è bastato.
La partita è stata poco spettacolare: il Sassuolo si è visto annullare un gol di Duncan nel primo tempo e, successivamente, non è riuscito a concretizzare il forcing offensivo continuo. Nonostante un secondo tempo ancora più convincente del primo, in cui i neroverdi hanno schiacciato la squadra di Nicola, Berardi e compagni non sono riusciti a trovare la via del gol. Il migliore in campo per il Sassuolo è Berardi, mentre è ampiamente insufficiente Babacar, così come Rogerio e Di Francesco.
Queste le parole di De Zerbi nel post gara: “Abbiamo creato molto e siamo anche stati sfortunati, perché molti tiri sono stati ribattuti. Nel primo tempo siamo partiti con il freno a mano tirato, condizionati dalla settimana difficile che abbiamo passato. Sono contento perché non abbiamo concesso occasioni all’Udinese. Siamo settimi con 20 punti in campionato e le facce che vedo sembrano da zona retrocessione. Se qualcuno pensava che dovessimo essere quarti in campionato sbagli di grosso. Anche a me piacerebbe vincere tutte le partite 3-0, ma non possiamo rimproverare nulla a una squadra così giovane. Possiamo fare meglio? Si può sempre fare meglio. Eravamo partiti per fare meglio? Non lo so. Ci manca la spensieratezza, la voglia di osare e di farlo con convinzione e autostima, perchè siamo fragili. Per me i giocatori sono come figli e quando li vedo fragili, voglio loro ancora più bene. Stiamo faticando anche a causa della velocità di gioco e della posizione in campo degli avversari. Dobbiamo migliorare nello sfruttare gli spazi concessi da squadre rintanate in difesa.“.