Anticipo importante, con tanti intrecci in campo e fuori, ma con un denominatore comune: una vittoria per riprendere il cammino. Carpi e Pescara incroceranno i loro destini domani allo Stadio Adriatico, anche se le loro strade paiono diametralmente opposte: partenza col botto per gli abruzzesi, poi un calo nell’ultimo periodo e quarto posto in classifica. Percorso inverso per il Carpi che dopo il tremendo avvio di campionato, ha ritrovato con Castori la giusta mentalità per lottare e rimanere in B. Quel Castori che ereditò il Carpi di Bepi Pillon nel 2013 e che ora affronterà sulla panchina del Pescara. Il tecnico marchigiano ha presentato così il match di domani sera.
“La situazione portieri ha condizionato un pò la nostra settimana. La società ha optato per Piscitelli, che abbiamo visionato in allenamento dove è parso di vedere un ragazzo sveglio e ben allenato. Chiaro, il test di una partita vera è sempre molto complesso per chi magari è fermo da un pò ma siamo sicuri farà bene. Serraiocco non ha recuperato e purtroppo di Colombi sapete benissimo. Non credo che le due giornate di squalifiche siano giuste ma è meglio chiudere questa parentesi e pensare al futuro. Affrontiamo un’altra grande squadra, ma a prescindere da questo, sappiamo che per noi saranno tutte partite difficilissime. Credo che dovremo ripartire da quanto visto con il Lecce che, secondo me, resta la miglior prestazione da quando ho ripreso la gestione della squadra quest’anno. Sappiamo che dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione, prosguendo sulla scia di quanto fatto vedere nell’ultimo periodo. Abbiamo avuto due giorni in meno per recuperare rispetto ad una classica settimana di lavoro, sarà fondamentale gestire perfettamente le energie. Pillon? Lo conosco da tantissimo tempo, quello che sta facendo vedere a Pescara la dice lunga sul suo valore, sarà un piacere incontrarlo. Ereditai da lui un Carpi che aveva gettato le basi con prerogative e mentalità importante, ha messo il suo marchio su quella che poi è stata la storia del Carpi”.