Come riporta la Gazzetta di Modena, ieri si è svolta la presentazione ufficiale di Giani come allenatore di Modena Volley. Queste le sue parole: “Ho ritrovato una realtà molto simile alle società calcistiche di primo livello. Non manca nulla, è tutto organizzato. Io so dove sto entrando e so benissimo il valore di questa società, quando un allenatore entra in questo scenario non ha tante richieste. In più c’è la passione, il cuore, Modena è sempre stata la prima in questo. Personalmente mi mancava far parte di tutto ciò. In questa società si giocherà sempre per vincere, e questa cosa mi mancava un pochettino. Oggi ho questo opportunità e guido una squadra che ha le potenzialità per poter raggiungere dei trofei. Le sfide vanno prese al volo, so che ci sarà una pressione grandissima ma io amo queste cose. Modena quest’anno ha vinto la Supercoppa e poteva tranquillamente andare in finale. Nel qualità del gioco, l’Azimut è stata superiore a Perugia in semifinale. Il gap con Lube e Sir? E’ piccolo e, se c’è, si può colmare con il lavoro, con la disciplina e con una forte identità di squadra. Se ho parlato con qualche giocatore? Sì, con Salsi. Anderson mi piace moltissimo da schiacciatore invece. Appena mi ha chiamato Catia abbiamo iniziato a pensare alla squadra. Ci stiamo confrontando e vogliamo preparare la miglior squadra possibile. Oramai è tanti anni che alleno e, vi posso assicurare, che solo con i nomi non si vince. E’ una grande opportunità poter aprir un ciclo in questa società. Ho deciso in un giorno e mezzo, per un giocatore o un allenatore è obbligatorio passare da Modena. Cercherò in tutte le maniere di portare le mie esperienze degli ultimi dieci anni. L’allenatore deve essere al centro del progetto e la pallavolo non è fatta solo di risultati, ma anche di crescita. Io, lo staff, la squadra e la società dovremo crescere quotidianamente. Ogni volta che sono tornato al Pala Panini è stato bellissimo. Noi trasmettiamo emozioni, se queste poi sono percepite da tutti, vuol dire che ti sei messo a disposizione rendendoti unico. Io da piccolo sognavo di entrare al Pala Panini ed essere acclamato dal pubblico. Quando ho scelto di cambiare l’ho fatto per Modena, non l’ho fatto per nessun’altra società, dopo Parma rifiutai un’offerta di Treviso“.
Giani si è espresso anche circa la questione del doppio incarico: “C’è una regola chiara, ma che è scritta male: se uno ha un doppio incarico deve pagare. Purtroppo questa cifra è a carico della società ed è una cifra importante (50.000 euro), ma il consorzio di Lega ha deciso così. Speriamo che in futuro questa cosa possa cambiare“.
Circa l’eventualità di disputare la Coppa CEV, Giani propende per prendervi parte: “Per me è importante giocare, sempre, è un modo per migliorare come squadra. A me piacerebbe farla“.