Premessa: il Modena è solo all’inizio di un lungo cammino e la prima amichevole, di norma, non è altro che una sgambata utile a valutare la risposta dei giocatori ai dettami tattici di base. A condizionare le prestazioni di tutti coloro che scendono in campo sono anche la struttura fisica ed il carico di lavoro nelle gambe, ma di certo il test che ha visto i gialloblù opposti alla Rappresentativa della Montagna ha regalato alcune interessanti indicazioni sulle potenzialità di diversi elementi della rosa. Ad impressionare in maniera notevole il folto pubblico accorso a Fanano sono stati certamente alcuni elementi del centrocampo che, nonostante le performance di Rabiu e Duca, è stato il reparto più in difficoltà nella scorsa stagione.
A strappare il maggior numero di applausi è stato sicuramente uno dei più giovani nonché l’ultimo arrivato nel reparto: Salvatore Pezzella. Il regista scuola Roma è sceso in campo nel secondo tempo ed ha subito iniziato a dettare ritmi e giocate con enorme personalità, marchiando i 45 minuti di gioco con una bella doppietta. Portiere da una parte e palla dall’altra sul rigore del momentaneo 5-0, calciato di collo pieno nell’angolino basso alla maniera di Daniele De Rossi, giocatore a cui Pezzella si ispira. Poi la perla, uno scavetto che si spegne nel sette alla destra del portiere avversario dopo uno scambio di prima che ha liberato il giocatore all’interno dell’area di rigore. Per il resto un enorme dinamismo, tocchi di prima e tante giocate a due che hanno messo in mostra l’ottima visione di gioco e capacità tecnica di un elemento che, se il buongiorno si vede dal mattino, potrà essere molto utile a mister Zironelli.
Assieme a Pezzella chi si è messo particolarmente in mostra è stato anche Lorenzo De Grazia. Arrivata in gialloblù senza particolare clamore dal Teramo, la mezz’ala sinistra del centrocampo modenese ha spesso e volentieri duettato di prima con Pezzella, proponendosi anche in fase di recupero palla e nelle giocate in spazi stretti. Anche per lui una prova che ha strappato gli applausi convinti del pubblico, marchiata dal bellissimo gol da fuori area che ha chiuso la partita nei minuti di recupero sul punteggio di 9-0.
Il segnale della continuità, invece, è arrivato da Mario Rabiu che è ripartito da dove aveva concluso ovvero dalle straripanti prestazioni dei playoff di Serie D. Subito un impatto devastante in fase di recupero palla, una delle prerogative delle mezz’ali nel gioco di mister Zironelli. Rabiu ha propiziato il 2-0, ovvero la prima marcatura stagionale di Ferrario, poi ha recapitato a Duca il pallone del 3-0 con cui il Modena ha annichilito gli avversari dopo soli otto minuti.
Per il resto interessanti anche le prove sulle corsie di Spaviero nel primo tempo e Varutti nel secondo, che hanno mostrato ottime doti e tempi d’inserimento senza palla, ma anche capacità di saltare l’uomo in velocità creando quella superiorità numerica che può spaccare le difese avversarie. Il peso e la qualità offensiva che sapranno dare gli esterni nel 3-5-2 disegnato da Zironelli saranno un’altra fondamentale arma per raccogliere quei risultati che tutto il popolo canarino sogna e che, ovviamente, anche la società si augura.