MODENA FC, IL SALUTO DI CARMELO SALERNO
“Cari tifosi gialloblù, cari concittadini, è arrivato il momento dei saluti. Saluti che mai avrei immaginato di scrivere dopo un solo anno passato insieme a voi.
Saluti che scrivo con tanta amarezza, grande delusione e infinita tristezza perché costretto a lasciare la squadra che ho contribuito a fondare e per la quale quest’anno ho dato tutto me stesso.
Lascio perché nonostante la mia volontà, il mio impegno e la mia totale disponibilità, non ci sono le condizioni per continuare a stare insieme. Lascio perché non c’è più nessuna condivisione del progetto sportivo e organizzativo della Società nonostante io abbia il 25% di quote. Lascio perché dopo aver contribuito a fondare la Società non sono ritenuto degno di sedere nel CdA della mia squadra. E se non sono nel CdA, evidentemente, sono indesiderato.
Quello trascorso insieme è stato un anno molto impegnativo, difficile, stressante ma credo anche avvincente, esaltante e soprattutto emozionante.
Quello che abbiamo costruito, dalle macerie, quest’anno è sotto gli occhi di tutti. Non abbiamo ricostruito solo una Società di calcio, ma abbiamo ricostruito un rapporto che non esisteva più con la Città, con le Istituzioni, con i tifosi, con le associazioni. Abbiamo ridato dignità ad un’intera Città che era stata umiliata negli ultimi anni. I tifosi e i cittadini modenesi si sono sentiti finalmente orgogliosi della propria Società.
È stato un anno difficile soprattutto a livello personale perché, da subito, ho dovuto subire, sopportare e superare la diffidenza, lo scetticismo, i pregiudizi e il sospetto di alcuni o forse di tanti, che insinuavano che io fossi lì solo per farmi pubblicità.
Diffidenza, scetticismo, pregiudizio, sospetto. Questo è il trattamento discriminatorio che ancora oggi viene riservato a chi non è nato dove lavora, risiede e paga le tasse. Un prezzo troppo alto che spesso, ingiustamente e in silenzio, si è costretti a pagare in questa nostra amata Italia.
Ma quello che io ho fatto per il Modena F.C. è storia e niente e nessuno potrà cancellarlo:
– estate 2017: ho contribuito ad iscrivere la squadra al campionato di serie C con un bonifico un’ora prima della scadenza;
– da maggio a settembre 2017: ho cercato in tutti i modi di salvare il Modena F.C. 1912 dal fallimento, da solo, mentre in tanti speravano nel fallimento;
– aprile 2018: sono stato Socio fondatore del Modena F.C. 2018;
– stagione 2018/2019: sono stato, con onore e orgoglio, il Presidente della rinascita, dedicando al Modena, per un anno intero, parte di ogni mia giornata, sottraendo tempo alla famiglia e al lavoro. In campionato siamo arrivati primi, vinto i playoff e riportato il Modena in serie C.
Purtroppo non è bastato. Probabilmente avrei dovuto fare di più.
E’ vero ho una colpa, quella di non essere nato a Modena ma forse ho dato più io allo sport modenese di tanti predicatori di verità e di certezze assolute.
È vero non sono nato a Modena ma quest’anno al Modena Calcio ho dedicato tutto me stesso e ho sofferto, pianto, lavorato più di tanti presunti esperti di tecnica e di tattica che, per meri interessi personali, sono pronti a calpestare anche la dignità delle persone.
Per me il rispetto, la riconoscenza e la gratitudine umana vengono prima di qualsiasi carica… “perché la durezza di questi tempi non ci deve far perdere la tenerezza dei nostri cuori”.
Quest’anno ho imparato che nel calcio arrivare primi non conta, conta solo vincere. Arrivare primi quest’anno è stato considerato “stagione fallimentare” così fallimentare da rompere una Società che in due anni avrebbe sicuramente riportato il Modena Calcio in serie B. Ho cercato in tutti i modi di scongiurare questa rottura, ho fatto di tutto durante l’anno per tenere unita questa Società, ma purtroppo non ci sono riuscito. Ha prevalso l’io, la presunzione, i personalismi, i rancori, gli egoismi.
Solo il tempo ci potrà dire chi aveva ragione e chi dovrà sentirsi in colpa per aver voluto fortemente la rottura.
E’ per questo che io per strada potrò camminare a testa alta senza mai abbassare lo sguardo, guardando tutti dritto negli occhi, orgoglioso di aver dato tanto a questa Città, difeso i miei principi, difeso con coerenza e onestà l’ottimo lavoro svolto dal Direttore Sportivo e cercato di non disperdere l’esperienza calcistica pluriennale di un Socio fondatore. Doriano Tosi e Romano Amadei appartengono alla storia del Modena Calcio per averne scritto le pagine più belle e vittoriose del recente passato.
Di momenti difficili e di scoraggiamento nel campionato scorso ce ne sono stati tanti. Ma ogni volta che la squadra cadeva nello sconforto, io e solo io, ero lì a spronarli, ad incoraggiarli, ad incitarli a non arrendersi mai, ricordandogli… “che anche quando tutto sembra perduto, bisogna tranquillamente mettersi all’opera ricominciando dall’inizio”.
Voglio ringraziare pubblicamente tutti i dipendenti del Modena F.C., che dopo aver sofferto tanto per il fallimento, hanno dedicato tutto se stessi alla nuova Società, partecipando attivamente alla rinascita della Modena calcio con dedizione, passione, professionalità e senso di attaccamento alla Società.
Grazie a tutte le Istituzioni per la stima, la fiducia e la vicinanza dimostratami soprattutto nei momenti difficili della stagione.
Grazie ai tanti giornalisti che quest’anno hanno imparato a conoscermi e che in pubblico e in privato mi hanno testimoniato stima, riconoscenza e affetto.
Grazie a tutti i giocatori che l’anno scorso hanno fatto parte della rosa del Modena della rinascita. Ognuno di loro ha scritto un pezzetto di storia in questa Società. Lo hanno fatto comportandosi sempre in modo esemplare sia dentro che fuori dal campo. Hanno dimostrato di essere dei bravi calciatori ma soprattutto degli uomini veri. Lo hanno fatto creando un gruppo che ha dimostrato, durante tutta la stagione, attaccamento alla maglia e senso di appartenenza a questa Società.
A loro, dopo la sconfitta di Novara, con le lacrime agli occhi e la voce rotta dalla delusione, ho citato un grande uomo, oggi, in un giorno di uguale tristezza, lo cito a me stesso:
“non giudicatemi per i miei successi ma per tutte quelle volte che sono caduto e sono riuscito a rialzarmi.”
Cari tifosi gialloblu grazie, grazie di cuore, grazie a tutti, grazie per tutte le emozioni che mi avete regalato in quest’anno trascorso insieme.
Sono onorato e orgoglioso di essere stato il vostro Presidente”.