Come riporta la Gazzetta di Modena, la finale di Supercoppa non ha sorriso ai gialli, che si sono arresi al tie break sotto le bordate di Perugia. I set persi sono stati decisi da uno scarto minimo, e la squadra di coach Giani ha lottato con le unghie e con i denti per conquistare il tie break, nel quale non è però riuscita a resistere all’assalto finale della Sir dopo il cambio di campo a vantaggio di Modena. Grande la prestazione di Zaytsev, capace di mettere a segno 30 punti, ma non è bastato.
Giani ha commentato così la sconfitta: “I piccoli particolari nel finale di gara diventano grandi, nel senso che potevamo gestire meglio alcune fasi in battuta della seconda parte di tie-break e alcune situazioni di cambio palla dove sappiamo che loro battono forte. Possiamo giocare meglio alcune palle alte e alcune rigiocate poi affrontavamo grandi campioni come siamo noi e piccole differenze ci son. [Di battute] neabbiamo sbagliate tre – commenta Giani – poi c’è stato un turno importante di Leon, ma è abbiamo avute due palle di rigiocata con la difesa dove nella prima sono stati bravi loro a toccare, ma nella seconda si poteva alzare meglio. Poi c’è stata la rigiocata alzata da Zaytsev che non va messa in rete perché abbiamo muro-difesa forte e dobbiamo essere consapevoli della nostra forza. Anderson sa uscire bene da queste situazioni perché ha tante partite di questo livello giocate alle spalle, Bednorz ci deve entrare e giocarle. Sono tappe che certi giocatori devono fare, per il resto dobbiamo sapere che alcune cose le facciamo bene e su altre abbiamo margini enormi. Dobbiamo portarci a casa tanta consapevolezza e sapere che abbiamo anche tantissimi margini. Con i giocatori che abbiamo sapevo che potevamo essere a questo livello, ma non possiamo sederci sul fatto di sentirci bene perché queste sono partite di alto livello dove conta tutto l’equilibrio del gioco e non solo una fase“.
Queste le parole di Zaytsev: “Purtroppo non conta nulla, peccato, ma noi in campo ci siamo stati. E’ stata una battaglia, si è vista una grande pallavolo da entrambe le parti anche se sia noi che loro eravamo un po’ cotti ed anche questo si è visto. Penso che per giocare al 100% una finale del genere serva un po’ più di riposo. Ad ogni modo abbiamo dimostrato di esserci in una partita decisa da dettagli che loro hanno fatto meglio. Ci vuole anche del culo, succede, a volte ha portato punto a noi e a volte a loro, ma alla fine la fortuna devi andare anche a cercartela. siamo sul pezzo e abbiamo grandi ambizioni e potenzialità. C’è tanto tempo per lavorare, certamente alzare questo trofeo al cielo ci avrebbe fatto godere, ma alla fine si dice che la Supercoppa porti sfortuna quindi meglio pensarla così a questo punto“.
Anche Kaliberda ha parlato ai microfoni della stampa: “Non c’è molto da dire quando una partita finisce 3-2 così. Ci è mancato davvero poco, non abbiamo fatto molto bene alla fine, ma è difficile dire di più. Credo che in questo periodo ci siamo allenati bene, forse è mancata un po’ di energia alla fine anche perché siamo tutti insieme da poco, ma lo stesso vale anche per le altre squadre. Noi crediamo in noi stessi e nel nostro lavoro perciò dobbiamo continuare a lavorare bene. Credo che la squadra abbia giocato una buona pallavolo, forse non per tutti e cinque i set, ma come detto per farlo dobbiamo continuare a lavorare. Credo possa essere un bene ripartire già così presto anche se a pochi minuti dalla fine di questa partita l’unico pensiero è quello di riposare un attimo prima di pensare a Sora. Abbiamo grandi margini di miglioramento per crescere, ma non voglio parlare di numeri perché penso che tutti possano fare un po’ di più. Si può partire facendo qualche errore in meno in ricezione e a tratti trovare una battuta ancora più ficcante. Questo per me è il bello della pallavolo, non c’è mai una cosa in cui è impossibile migliorare, c’è sempre qualcosa da imparare ed in cui crescere se si vuole vincere“.