Le pagelle di Modena-Imolese
Pacini 5,5: Potrebbe fare meglio in occasione del primo gol dell’Imolese, dove respinge il pallone addosso a Davì. Ottimo intervento, successivamente, su Latte Lath che tiene in vita il Modena. Nel complesso appare insicuro.
Mattioli 6: Si limita a svolgere il compitino, niente di più e niente di meno.
Zaro 5,5: E’ colpevole in occasione del secondo gol dell’Imolese quando lascia troppo spazio in area a Chinellato che è libero di girarsi e colpire.
Ingegneri 6: Qualche sbavatura di troppo rispetto al solito, ma tutto sommato se la cava facendo il suo lavoro.
Varutti 6: I gol dell’Imolese nascono entrambi dalla sua fascia, ma ha poi il merito di realizzare la rete del pareggio con un bel tiro dal limite dell’area che vale la sufficienza in pagella.
Davì 5,5: Rientra in campo dopo le due giornate di squalifica, ma non sembra il giocatore che ricordavamo nel girone di andata. Sfortunato in occasione dell’autogol. (Bruno Gomes: Si muove poco, tocca pochi palloni che vanno comunque tutti sui piedi degli avversari).
Rabiu 6,5: Come sempre lotta, corre, recupera palloni e gioca con intelligenza. Da solo tiene in piedi il centrocampo canarino.
Muroni 6: Una buona prima parte di gara, poi cala con il passare dei minuti. (De Grazia 5,5: Da un giocatore con le sue qualità ci si aspetta un ingresso in campo con un impatto più importante sulla partita).
Pezzella 5: Una delle peggiori prestazioni da quando veste la maglia gialloblu. Bello l’assist per Ferrario nei minuti finali del primo tempo, ma è troppo poco. (Laurenti 5,5: Non entra in partita, anche se dalla sua punizione nasce poi il gol del pareggio di Varutti).
Spagnoli 6,5: Fa il solito lavoro sporco e di sacrificio, impreziosito dal gol del vantaggio (Bearzotti sv: in campo negli ultimi minuti di gioco).
Ferrario 5,5: Lavora per la squadra. Nel finale di primo tempo ha una buona occasione, ma di testa non riesce ad angolare e Rossi gli nega la gioia del gol. (Rossetti 6: Entra con la carica e la fame di chi ha voglia di dimostrare, lo spirito è quello giusto).