Il sito ufficiale del Modena ha riportato un’intervista a Stefano Casolari, segretario del settore giovanile del Modena F.C. e storico speaker gialloblù. Lello dedica gran parte del suo tempo a questi colori, trascorre le giornate in ufficio dove svolge il suo lavoro e visiona anche i ragazzi in giro per la provincia insieme al responsabile del vivaio Mauro Melotti.
Quali sono le tue mansioni quotidiane?
“Curo la segreteria sportiva: tesseramenti dei calciatori del settore giovanile, aggiornamento certificati medico sportivi, gestione campionati e tornei vivaio. In particolare mi occupo del contatto con le leghe e i comitati che gestiscono i campionati FIGC ed intrattengo rapporti con le società avversarie per eventuali spostamenti di partite (o di campo o di giorno o di ora) in quanto molte delle nostre squadre affrontano specularmente la stessa avversaria, in modo tale da non lasciare tempi morti tra una gara e l’altra”.
Che rapporto hai con Mauro Melotti?
“Abbiamo un ottimo rapporto, entrambi siamo nati sotto la Ghirlandina, infatti parliamo la stessa lingua e siamo d’accordo su ogni punto di vista”.
Come vedi oggi il vivaio?
“Considerando che nel luglio 2017 dopo il fallimento siamo ripartiti da zero, il settore giovanile è in ottima crescita. Le tre principali squadre (Berretti, Allievi Under 17 e Giovanissimi Under 15) sono in lotta per il passaggio del turno, nonostante tutte e tre abbiamo un girone di ferro. L’andamento dei risultati sta superando ogni aspettativa. Per quanto riguarda i Giovanissimi Under 14 e gli Esordienti Under 13 il risultato sportivo passa in secondo piano, la priorità è la crescita del calciatore”.
Il livello dei giocatori è soddisfacente?
“E’ più che soddisfacente. Le cinque squadre del nostro settore giovanile sono guidate da ottimi allenatori preparati su ogni fronte calcistico”.
Qual è il giocatore con maggiori prospettive future secondo te?
Non è mai elegante fare dei nomi soprattutto perchè tutti i ragazzi mettono lo stesso impegno, la stessa voglia per arrivare al massimo livello. Possiamo dire che il fiore all’occhiello è stata la convocazione in rappresentativa Under 17 Lega Pro dei calciatori Fabio Abiuso e Diego Ramon Boccalupo e nella rappresentativa Under 15 Lega Pro dei calciatori Davide Cavani e Fabio Prampolini. Questo per citare le esperienze più recenti”.
Da dove nasce la passione per il ruolo di speaker?
“Prima degli anni 2000 in occasione delle gare amichevoli del Modena quando era assente il mio predecessore, Franco Badiali, lo sostituivo. Successivamente nella stagione 2000/2001 tra me e Franco si è creata una collaborazione, lui si occupava delle pubblicità al microfono, visto che non esistevano ancora i tabelloni pubblicitari, mentre io annunciavo formazioni, sostituzioni e segnature dando un taglio gialloblù”.
Cos’è che ti spinge ad annunciare i goal con tanta enfasi?
“È la zirudela in rima che ho cominciato a praticare nel 2006. Questo tipo di annuncio di segnature dei goal era ormai passato di moda, a tal fine ho pensato di riproporla nel calcio in occasione dei goal del Modena e da allora non l’ho mai più abbandonata”.
Quando segna Ferrario qual è la “zirudela” a lui adattata?
“Segna un guerriero mai domo, segna il cobra di Como”.
Dove può arrivare questo Modena secondo te?
La KeraKoll di Romano Sghedoni, è la miglior proprietà che poteva capitare al Modena per ripartire dopo il fallimento. Per tanto direi che con questa proprietà la Serie B, storicamente dimensione del Modena, sarà senz’altro raggiunta, anche se le vie del Signore sono infinite…
Racconta il più bel ricordo di tutta la milizia gialloblù
“Il 12 Maggio 2002, stadio Luigi Ferraris di Genova. Gara Genoa -ò Modena terminata 0 – 0. A fine partita tutti i nostri calciatori si radunarono sotto la gradinata sud (occupata solitamente dai tifosi sampdoriani) che conteneva 5000 tifosi gialloblù. Tutti con le radioline in mano in attesa del termine della partita Cosenza – Napoli, che terminata 1 – 1 sanciva l promozione matematica in Serie A del Modena dopo 38 anni. In virtù di questo avvenimento posso piacevolmente esclamare: “Anche io ho fatto la Serie A!”.