Come riporta la Gazzetta di Modena, la Leo Shoes batte per 3-1 Monza in un contesto estremamente surreale, senza pubbico e con la stampa ridotta ai ranghi minimi per ottemperare alle decisioni prese alla luce dell’epidemia da Coronavirus.
Queste le parole di Giani al termine del match: “E’ difficile allenarsi a giocare in una palestra dove non ci sono i tifosi, specialmente se è il Pala Panini. Noi se giochiamo, lo facciamo per i nostri tifosi. Al di là del risultato positivo, fai molta fatica a giocare così. Fai fatica anche per tutto quello che sta succedendo fuori. Secondo me ha un senso quello che hanno fatto la lega basket e la lega volley femminile donne, ovvero sospendere tutto il campionato. Andare avanti in questo modo è un qualcosa di non produttivo. La mia posizione è chiara, il nostro paese è in una situazione di disagio e nelle difficoltà siamo tutti nella stessa situazione. Tutti devono adottare le stesse misure e qualcuno non lo sta facendo. Siamo stati bravi a lavorare e mettere pressione con la nostra fase break, abbiamo anche avuto un ottimo cambio palla. Nel terzo set siamo andati sotto di tanto nel punteggio, ma siamo in ogni caso riusciti a recuperare. Però, nel finale, non siamo stati bravi a chiudere la gara 3-0. Nel quarto parziale abbiamo fatto la differenza nella parte centrale. Non sappiamo cosa faremo domani, però ripeto che le misure vanno adottate per tutti. Se si dice che non si può viaggiare, non si possono adottare delle deroghe“.
Molto forti le dichiarazioni del Presidente Catia Pedrini al termine del match: “Questa è stata l’ultima partita di Modena Volley, qualsiasi cosa decida la Lega, non giocheremo finché la situazione di emergenza non sarà dichiarata superata dal Governo. La posizione di Modena è irremovibile. Mi auguro che la Lega sospenda il campionato. Se ci rifiutavamo di giocare, perdevamo 3-0 a tavolino, prendevamo tre punti di penalità e 8000 euro di multa, oltre all’escussione di tutta o una parte della fideiussione. Non possono obbligarmi a giocare persone che non hanno alcun tipo di titolo scientifico. Sono profondamente triste, avvilita e sconfortata; mentre dall’altra sono feroce perché non è possibile che la nostra libertà di tutela della salute dei nostri tesserati sia messa a rischio. Giovedì c’è stato un cda straordinario nel quale chi non voleva giocare, come Modena, era in minoranza. Mosna, in qualità di presidente di Lega, può non aver gradito la mia esternazione, una esternazione però lucida. Sapevo che avrei scatenato un putiferio, ma ho trovato profondamente ingiusto dover giocare, al di là del contesto umiliante del porte chiuse. Abbiamo consultato i nostri tifosi e gli sponsor, così come i giocatori, e tutti abbiamo ritenuto che era nostra responsabilità tutelare la salute e dare un esempio. Come abbiamo visto oggi, due delle quattro partite non si sono giocate: a Milano c’erano cinque casi di febbre, mentre a Piacenza, Sora, non è scesa dal pullman dopo l’informazione che Fanuli (giocatore di Piacenza) aveva dei sintomi assimilabili al Coronavirus. Noi abbiamo misurato la febbre a tutti quelli entrati a Modena, i giocatori di Monza invece non avevamo il medico. Non sappiamo se i giocatori di Monza avevano la temperatura alterata. Sembriamo un’armata Brancaleone. Non c’è più nulla di credibile. E’ un comportamento pericoloso e lesivo per la salute di tutti“.