“Mi sono offerto come volontario per aiutare le persone più fragili. Hockey? Ripartiremo con grande forza ed entusiasmo”
Nella Symbol Amatori Modena 1945 c’è chi, per contrastare l’emergenza Coronavirus, si è fatto avanti in prima persona. Filippo De Tommaso, infatti, insieme ad altri giovani della Bassa modenese si è reso disponibile per aiutare i più anziani andando, gratuitamente, a fare la spesa per loro, in modo che i soggetti più a rischio di contrarre il Covid-19 non escano di casa.
“L’iniziativa non è ancora partita – spiega De Tommaso – perché dobbiamo attendere le autorizzazioni necessarie da enti certificati. Con ogni probabilità, sarà la Protezione Civile ad occuparsene e in tal caso noi collaboreremo come loro volontari. L’alternativa è effettuare le consegne a domicilio per conto della Coop. Noi siamo già pronti, ma stiamo aspettando le ordinanze per poter agire in completa tranquillità”. “Il tutto è nato – prosegue De Tommaso – vedendo sul web che un gruppo di Scout aveva avuto questa brillante idea. Ho quindi deciso di scrivere sui social che mi sarei offerto come volontario per questo nobile lavoro, ovvero aiutare le persone più fragili che a causa dell’emergenza sono sollecitate a rimanere nelle proprie abitazioni. Nello specifico, stiamo attivando un gruppo di ragazzi, circa una trentina, ed ogni comune di Mirandola e zone limitrofe avrà un paio di referenti che gestiranno le chiamate. In base alle disponibilità dei volontari si sceglierà a turno uno di questi che effettuerà le commissioni per la persona che ha chiamato. Grazie a questa rete di contatti sui gruppi Whatsapp e conoscendo le disponibilità dei vari orari di ogni ragazzo, è molto semplice trovare sempre qualcuno disponibile al momento della chiamata. Abbiamo già diverse richieste ma, come detto, dobbiamo aspettare il via libera per poter agire”.
Filippo De Tommaso ha poi raccontato come sta vivendo questo particolare momento sia nella vita quotidiana che da sportivo: “Lo sto vivendo con grande positività, sia da atleta che da uomo. Ci sono disposizioni, regolarizzate da enti capaci nel loro lavoro, che devono essere seguite. Il buon senso e l’altruismo devono prevalere su ogni altra cosa per preservare la salute nostra, quella di chi ci circonda e per rispettare medici ed infermieri che lottano ogni giorno negli ospedali. Personalmente, per quanto riguarda l’hockey, mi sto allenando seguendo i programmi impartiti dal preparatore atletico. Ovviamente, ogni tanto, sento la mancanza della stecca e della pallina ma questo mi porta a pensare che quando ricominceremo sarà ancora più bello ed entusiasmante. Dispiace non poter giocare, ma è la decisione più giusta. Ogni cosa ha il suo tempo e noi dobbiamo rispettarlo, affrontando questa situazione con il sorriso e con la consapevolezza che ognuno di noi è importante. Ripartiremo nello sport e nella vita con entusiasmo e grande forza di volontà e sarà un’immensa gioia rivedersi in pista, qualsiasi saranno le decisioni della Federazione. Mando un abbraccio a tutti e ricordo di stare a casa”.