La Virtus Camposanto ha riportato, sulla propria pagina Facebook, un’intervista al vice presidente Luigi Marchetti che ha analizzato il difficile momento che si sta attraversando e si è soffermato sulle ipotesi future di ripresa o meno dei campionati.
Come vivi la situazione? Tenete i giocatori allenati con dei programmi o sono liberi di fare quello che credono giusto?
“La vivo come uno che non può decidere nulla e sta aspettando con ansia di sapere di che morte morire, sperando che questo limbo finisca al più presto per ricominciare il più velocemente possibile la vita normale. Spero che la gente possa rivivere la vita di tutti i giorni fatta di famiglia, lavoro, divertimento e sport che, in questi momenti, ti rendi conto di quanto siano importanti. Per quanto riguarda mantenere i ragazzi allenati con le regole attuali di restrizione credo sia necessario che ognuno faccia quello che può, più per sé stesso che per un eventuale ripresa dei campionati”.
Secondo te, come sarà ricominciare? Pensi non cambierà nulla o ci saranno situazioni diverse?
“Dovesse riprendere questo campionato penso che cambierebbe poco. Per il prossimo, invece, secondo me cambieranno tante cose”.
Pensi che il prossimo anno sportivo sarà la stagione dei giovani o tanti giocatori faranno sacrifici se le società lo richiederanno?
“I campionati dei giovani erano quelli attuali. Per i prossimi, dove le società avranno problemi finanziari notevoli, bisognerà vedere chi avrà veramente voglia di giocare, dove si trova bene per i compagni, per la società, per il campionato o per il denaro che sarà sempre meno ma che certe società prometteranno come al solito anche sapendo di non poter mantenere. Io spero che quanto di buono fatto dalla Virtus venga tenuto in considerazione. Di sicuro, la Virtus dovrà chiedere a tutti dei sacrifici vista la mancata entrata del torneo giovanile. Sacrifici che la nostra società fa da anni con i volontari che lavorano per mesi gratis per la buona riuscita dei campionati fino ad oggi svolti”.
Cosa credi sia giusto fare, se non riprendesse il campionato, con le classifiche?
“Per quanto riguarda classifiche, promozioni e retrocessioni, io sarei per l’anno zero perché nessuno era già promosso o retrocesso a prescindere”.
Sarà più dura per le squadre di alta categoria continuare su certi livelli o proseguire per le società di categorie più basse?
“La cosa sicuramente certa è che per i prossimi anni chi avrà alle spalle coperture finanziarie sicure farà campionati di vertice, gli altri faranno come possono. Perciò, secondo me, dipenderà più dalla voglia di giocare e dove i ragazzi si trovano meglio piuttosto che dove ti promettono denaro che non c’è. I campionati saranno di livello medio-bassi”.