Il presidente dello United Carpi Francesco Malagola, intervistato nel format “Diretti allo United”, ha parlato della società carpigiana. “Quando si potrà riprendere a fare attività in piena sicurezza, lo United Carpi ripartirà perchè ha la solidità necessaria per farlo. Sicuramente dovremo fare qualche sacrificio e ci saranno delle difficoltà, legate principalmente agli sponsor, ma immagino che le associazioni sportive verranno aiutate e noi non bloccheremo il nostro percorso. Siamo contiunamente in contatto tra dirigenti per organizzare la prossima stagione e aver fatto un investimento di dieci anni significa che vogliamo proseguire la nostra crescita”.
Ha poi parlato delle soddisfazioni ottenute, fino ad ora, da Settore Giovanile e prima squadra: “Nelle giovanili i risultati non sono la cosa più importante, ma stavamo comunque andando molto bene in tutte le categorie. Il fatto che siamo una società in crescita si vede dagli allenatori, dagli staff e dalla struttura, realizzata con i nostri fondi, che a Carpi non ha nessuno. La prima squadra, nonostante sia neopromossa in Prima Categoria e composta da molti giovani, poteva puntare ai playoff. Mister Borghi? Nel primo incontro mi ha fatto capire che è un conoscitore di calcio e mi ha trasmesso la sua passione. Lavora da professionista, è raro ma importante trovare persone così tra i dilettanti”.
Si è poi passati al tema campionati, si riprenderà o no? “La Federazione – ha detto Malagola – ha espresso più volte la volontà di finire i campionati per le prime squadre, ma al momento sembra non ci siano le condizioni. Per il Settore Giovanile, invece, penso sia finita. Dal punto di vista sportivo mi dispiace, ma dal lato presidente e quindi responsabile di tesserati minorenni data la situazione ritengo sia giusto lo stop delle attività. Sarebbe assurdo non andare a scuola o a lavorare, ma riprendere lo sport”.
Infine, ha ricordato la raccolta fondi attuata dalla società per l’ospedale Ramazzini di Carpi: “Sono rimasto positivamente sorpreso dal fatto che attraverso i nostri tesserati avevamo raccolto € 2700, cifra enorme per una realtà dilettantistica. Poi, sono rimasto ancora più colpito perchè ad oggi siamo arrivati a € 6465. Lo United Carpi, con questa iniziativa, è diventato un mezzo per fare del bene ed è stato raggiunto un risultato insperato che mi riempie di orgoglio”.