Nel format “Gialli in diretta”, oltre all’ex centrocampista Nicola Campedelli, la nostra redazione ha intervistato il portiere del Modena Antonio Narciso che ha così commentato le passate stagioni vissute con la maglia gialloblù: “Ho ricordi importanti, fondamenti per la mia crescita professionale. Sono stati diversi gli episodi che ancora oggi mi porto dentro e che mi hanno insegnato ad affrontare il calcio in un certo modo. Quando ho giocato, ho sempre cercato di dare il meglio per aiutare la squadra a raggiungere i propri obiettivi. Ho vissuto belle emozioni, anche grazie al supporto incredibile del popolo gialloblù”.
Uno dei ricordi più belli legati ad Antonio Narciso è il rigore parato a Calaiò in Napoli-Modena della stagione 2006/07: “E’ stato emozionante, anche perché ha permesso alla squadra di portare a casa un punto fondamentale per la salvezza. Con Mutti siamo riusciti a raggiungere un obiettivo importante, è stato un mister che mi ha trasmesso tanto così come Stefano Pioli nonostante abbia giocato poco. A Foggia ho avuto la fortuna di essere allenato anche da Roberto De Zerbi, il cui posto al Sassuolo in serie B è meritatissimo. Con lui ho un buon rapporto, ci sentiamo spesso”.
Si è poi soffermato sul momento attuale che sta vivendo il campionato di serie C, in attesa di capire se il Modena tornerà in campo: “E’ una situazione difficile e particolare. L’ultimo allenamento di squadra risale ad inizio marzo e quindi riprendere a giocare dopo tanto tempo non sarebbe così facile. Lunedì 8 giugno si svolgerà il Consiglio Federale, nel caso in cui si tornasse in campo ci faremo trovare pronti per fare il meglio possibile”.
Infine, ha parlato del suo futuro in maglia gialloblù: “La volontà è quella di rimanere a Modena e dare il mio contributo per far crescere i giovani. L’obiettivo è dare sempre il massimo sotto ogni punto di vista, spero che anche il prossimo anno mi venga data la possibilità di continuare questo tipo di lavoro perché mi sono trovato bene. Nel momento in cui appenderò le scarpe al chiodo, l’idea è proseguire nel mondo del calcio e magari diventare allenatore. Ora, però, mi sento ancora un giocatore”.