La “Gazzetta di Modena” riporta un’intervista all’ex bomber Salvatore Bruno, che proprio contro l’Arezzo segnò la sua prima rete in maglia canarina: “Ho ricordi belli e brutti di quella serata. Ero contentissimo per il gol, ma tre giorni dopo persi mio padre e passai tre mesi durissimi. Mi sono ripreso alla grande e riscattato nelle successive stagioni, vivendo un’esperienza e una storia bellissima. Di questa piazza posso solo parlare bene. Il risultato del Modena è uno dei primi che vado a guardare, per me è assolutamente normale e obbligatorio tifare per questi colori. Dispiace per come sono andate le ultime partite, ma è anche vero che le formazioni davanti stanno correndo forte. Il Modena, nel corso della stagione, ha avuto alti e bassi ma è comunque quarto in classifica e può giocarsela fino alla fine. Attacco? Evidentemente c’è qualche problema, spero possano risolvere presto queste difficoltà. Sono sicuro che si sbloccheranno e che disputeranno un gran finale di stagione. Mi auguro che il Modena possa raggiungere, a breve, i palcoscenici che merita. Per rialzare la testa servono unità di intenti e forza del gruppo, ma alla fine ciò che conta per riacquistare fiducia è un filotto di vittorie. L’importante è arrivare ai playoff carichi e nel miglior modo possibile, dal punto di vista fisico e mentale”.
Infine, ha parlato dei suoi ricordi in gialloblù: “Ho tanti bei ricordi come la salvezza di Trieste, ma anche alcune brutte situazioni come la stagione 2013/2014 in cui ho trovato poco spazio. Preferisco, però, ricordare solo quelli positivi e devo solo ringraziare questa magnifica città. Se vuoi diventare calciatore devi passare da Modena per il calore spettacolare dei tifosi. E’ una piazza esigente, vera e in cui ti senti un giocatore importante. Pinardi? Ho legato molto con lui. Siamo grandi amici e ci sentiamo ogni settimana. A Modena, nel bene e nel male, abbiamo sempre dato il 110%”.
Modena FC – Gazzetta di Modena – Sasà Bruno: “Coraggio gialli, perchè i conti si fanno alla fine”
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