17.02 – Carlo Rivetti: “Il marchio Stone Island non entrerà nella maniera più assoluta in questa avventura nel Modena”.
17.01 – Matteo Rivetti: “A livello di staff sportivo le decisioni verranno prese nei prossimi giorni. Abbiamo la fortuna di rilevare questa società da Kerakoll che l’ha strutturata davvero molto bene perciò non abbiamo intenzione di cambiare la struttura e le persone che ne fanno parte”.
17.00 – Amministratore delegato e direttore generale Matteo Rivetti: “La mia passione per il calcio nasce da quando sono bambino. Abbiamo voluto il Modena perchè siamo legati al territorio e questa è la piazza che volevamo”.
16.50 – Carlo Rivetti: “Sassuolo, Atalanta, Udinese, Empoli sono modelli da seguire, ma anche all’estero ci sono realtà importanti come ad esempio il Villareal. Noi siamo una famiglia internazionale, se c’è da andare ad imparare oltre non ci fermiamo ai confini nazionali. Devo dire che nella mia vita professionale vengo considerato un innovatore e l’innovazione prevede investimenti su cui non hai la garanzia del ritorno economico perciò sono abituato. I soldi non sono tutto. Sono contrario all’equazione che se un imprenditore ha successo nel suo campo ha successo anche nello sport. Entusiasmo, paura e grande senso di responsabilità, lo sento moltissimo perchè la faccia la mettiamo io e la mia famiglia. Abbiamo sempre avuto buoni risultati in campi diversi”.
16.47 – Carlo Rivetti: “Oggi ho incontrato il Sindaco e l’assessore allo sport ci siamo dati appuntamento per vederci presto. Ci vuole calma, ma è ovvio che avere un centro sportivo anche per le giovanili è un progetto che ha un senso. Era una cosa che pensava anche la precedente proprietà perciò proprio per tornare sulla continuità è una cosa che ha un senso. Gli impegni si prendono quando si sono espletate le formalità con le autorità competenti”.
16.43 – Carlo Rivetti: “Prima non ci sono mai state le condizioni di prendere una società, non avevamo la capacità finanziaria di supportare un progetto importante. Nell’ultimo periodo sono state fatte alcune operazioni che hanno messo la mia famiglia nella condizione di poter provare a fare un passo in questo senso. In più, come detto prima, ho avuto la fortuna di incontrare gentiluomini con i quali ho condiviso dei valori e stretto la mano, anche questo mi ha convinto. Se ci fosse stata una trattativa di vero denaro forse non saremmo arrivati dove siamo, invece ci siamo veramente capiti. Adesso ho la capacità finanziaria di supportare un progetto importante”.
16.40 – Carlo Rivetti: “La situazione è fluida, stiamo lavorando e nei prossimi giorni potremmo sciogliere delle riserve su allenatore e direttore sportivo che al momento non posso sciogliere. Proveremo a salire di categoria il prima possibile, che non per forza è l’anno prossimo”.
16.37 – Carlo Rivetti: “Cuore e passione mi hanno spinto a prendere il Modena. Da sempre il calcio è una parte importantissima della vita della nostra famiglia e il fatto di poter continuare ad operare in modo diverso, rispetto a quello che abbiamo fatto in questi anni, nel nostro territorio è la spinta che ci ha portato qui. Non c’è mai stata una vera e propria trattativa. Ho guardato gli occhi di Sghedoni e ci siamo subito trovati in sintonia. Prima del Covid siamo venuti qui a Modena a vedere una partita e non ho mai visto uno stadio così caldo, la Montagnani canta per novanta minuti ed è impressionante. La passione ci ha convinti a fare questo passo”.
16.35 – Carlo Rivetti: “Per me, come presidente, è più importante costruire un progetto che ottenere risultati sportivi. I risultati sportivi, però, sono importanti e vogliamo ottenerli nel più breve tempo possibile. E’ stato parlato di continuità e proprio per questo Romano Sghedoni rimarrà presidente onorario del Modena”.
16.32 – Carlo Rivetti: “Non è facile parlare di futuro, ma stiamo lavorando per costruire una realtà importante. Vogliamo costruire una società in cui i valori, la serietà siano importanti. Il mondo del calcio non è facile, ma abbiamo avuto la fortuna di incontrare dei galantuomini ed è merce rara. Vogliamo lavorare e non vogliamo fare soldi con il Modena. Investiremo sulla squadra, sulla società, sulle strutture in modo da costruire qualcosa di importante. La società è quella che mette la squadra nelle condizioni di arrivare ai risultati, ma senza organizzazione societaria non si va da nessuna parte. Dobbiamo lavorare tutti insieme perchè solo insieme si ottengono risultati”.
16.30 – Nuovo presidente Carlo Rivetti: “Sono quasi quarant’anni che lavoro nel modenese, abbiamo costruito come famiglia una realtà importante e da qui nasce il nostro desiderio di costruire un progetto che coinvolga la città di Modena e tutto il territorio. Crediamo moltissimo nel futuro delle giovanili, i giovani sono il futuro di questo paese e il problema è che a loro non vengono date occasioni. Vogliamo costruire un progetto importante, salire di categoria il prima possibile per riportare il Modena dove merita di stare per il grande passato che ha. Se non ci fosse stato Romano Sghedoni noi non saremmo qui oggi, ringrazio lui e tutte le persone che lavorano in Kerakoll perchè è merito loro di come questa società è ben strutturata. Oggi ho conosciuto per la prima volta tutte le persone che lavorano nel Modena. Posso dire che noi abbiamo le idee chiare e vogliamo costruire un progetto di lungo periodo, che si inserisca nel tessuto sociale di questa regione che tanto mi ha dato”.
16.25 – Cesati: “Mi unisco ai saluti e ai ringraziamenti a tutti quelli che hanno convidiso con me questa avventura. Il primo ringraziamento lo faccio proprio ai giornalisti e agli operatori della comunicazione perchè, fin dal primo momento, ho percepito subito l’amore e la passione che anche voi avete per questi colori. Ringrazio, poi, Romano Sghedoni che mi ha dato fiducia e spero di essermela meritata lavorando con grande passione e impegno. Spero di aver messo anche io un piccolo mattoncino in questa società. Ringrazio Kerakoll, i dipendenti del Modena e anche chi ha iniziato con me cioè Salvatori, Zironelli e Sottoriva. Poi ringrazio di cuore le persone di quest’anno, che hanno creato un gruppo sano e solido, che però poteva e doveva dare molto di più. Non parlo del passato perchè quello che conta è la nuova era della famiglia Rivetti, alla quale consegnamo una società con ottime basi e sulle quali poter costruire un grande progetto come ci auguriamo che avvenga”.
16.18 – Sghedoni: “Ho finito la mia avventura nel Modena. Sono stati anni molto intensi. I due grandi dispiaceri sono stati la non promozione del primo anno e l’eliminazione dei playoff di quest’anno nel modo in cui è arrivata. Di bello, però, c’è che da oggi il Modena è di Rivetti. E’ un grande passaggio, sono fortunato ad aver incontrato lui e la sua famiglia perchè hanno tutto quello che il sottoscritto non aveva. Ringrazio tutte le persone con cui ho collaborato in questi anni, soprattutto i dirigenti Kerakoll, tutta la dirigenza del Modena e la stampa. Auguro tanta fortuna, perchè ci vuole per avere successo, alla famiglia Rivetti”.
16.10 – Romano Sghedoni: “Quando vincemmo il bando per risollevare il Modena fu una giornata bellissima, vidi per il mio vecchio Modena la luce in fondo al tunnel. Pensavamo di stravincere il campionato, essendo anche la società che aveva speso di più, siamo arrivati primi ma insieme alla Pergolettese e lo spareggio lo perdemmo. Fu veramente triste. La Lega poi ci comunicò che eravamo stati ripescati in C, notizia molto bella e insperata. Chiamai Roberto Cesati, ma eravamo tutti inesperti seppur appassionati di calcio, perciò a sua volta contattò Fabrizio Salvatori che venne a Modena per aiutarci a fare la squadra e a organizzare la società. Avevo chiesto un campionato tranquillo e così fu, anche se sul più bello quando la squadra era in rimonta arrivò quel maledetto virus che ci impedì di proseguire. Quest’anno abbiamo scelto un direttore sportivo più aggiornato e grande conoscitore della C come Matteassi perchè avevo chiesto che il Modena fosse tra le prime. Abbiamo quasi mantenuto quella che era la mia speranza. A fine girone di andata eravamo primi in classifica, poi c’è stato un calo e i playoff si sono conclusi in modo triste”.
16.09 – Remotti: “Kerakoll continuerà ad essere legata al Modena e l’anno prossimo sarà sulla maglia da gioco come main sponsor. Tra Kerakoll e la famiglia Rivetti si è instaurato un sodalizio importante che durerà per anni. C’è voglia di proseguire il cammino insieme”.
16.03 – Ad Kerakoll Remotti: “Il presidente Sghedoni aveva dichiarato che l’obiettivo era rifondare il Modena, dopo le ceneri lasciate dalla gestione precedente. Adesso viene ceduta una società organizzata con idee e progetti ambiziosi. Sghedoni voleva per il futuro del Modena un imprenditore serio, capace, legato al territorio modenese, con grande capacità finanziaria, appassionato di sport e voglioso di proseguire un progetto a medio-lungo periodo. Ci hanno contattato diverse cordate e fondi di investimento, ma nessuno di questi aveva le caratteristiche che voleva Romano Sghedoni. La famiglia Rivetti la pensa allo stesso modo di Sghedoni, sia dal punto di vista imprenditoriale che sportivo, quindi abbiamo definito in fretta questo passaggio di mano”.
16.00 – Buon pomeriggio dallo stadio “Braglia” per la conferenza stampa di presentazione della nuova società del Modena FC, che passa da Romano Sghedoni alla famiglia Rivetti.