Il presidente dello Zocca (compagine che milita in Seconda Categoria) Roberto Reggiani, intervistato dalla nostra Redazione, ha fatto il punto della situazione, in vista della ripresa del campionato. La società si è soffermata anche sui fatti accaduti nell’ultima gara del 2021 contro il Monte San Pietro (terminata 1-2 per gli ospiti).
Il Giudice Sportivo, in seguito ad un referto piuttosto “colorito” dell’arbitro Degli Esposti di Bologna, aveva inflitto pesanti sanzioni al club dell’apppennino modenese: inibizione dei dirigenti Massimiliano Agus e Gilberto Campagnini e squalifica degli allenatori Pasqualino Maietta Latessa e Rubens Rubini fino al 20 marzo 2022, squalifica dell’assistente Claudio Roli fino al 3 aprile 2022 e squalifiche rispettivamente di cinque e sei giornate inflitte ai calciatori Hafid Ennadi e Badr Ben Hssain.
In seguito al ricorso presentato dallo Zocca, le sanzioni sono state ridotte: inibizioni e squalifiche di tutti i tesserati, ovvero Massimiliano Agus, Gilberto Campagnini, Pasqualino Maietta Latessa, Rubens Rubini e Claudio Roli, ridotte fino al 28 febbraio 2022. Due giornate in meno di squalifica al calciatore Hafid Ennadi.
Presidente, cosa si aspetta dal nuovo anno? Qual è l’obiettivo?
“Il 2021 è stato negativo dal punto di vista dei risultati. A causa di varie vicissitudini, le cose non sono andate come ci saremmo aspettati. Nel 2022 ci attendiamo un cambiamento sotto questo punto di vista e speriamo di iniziare subito a fare punti per lottare fino alla fine per la salvezza”.
La sosta è stata molto lunga, come sarà la ripresa del campionato e come si sta preparando la squadra?
“Le maggiori difficoltà saranno legate alla situazione Covid. E’ vero che con le nuove regole i ragazzi che si sono negativizzati devono aspettare solo sette giorni per rifare la visita medica, ma considerando le tante richieste c’è il rischio che passino anche due o tre settimane prima che un giocatore possa tornare in campo. Noi, vista la situazione e in seguito alla decisione di slittare l’inizio del campionato, abbiamo ripreso ad allenarci la scorsa settimana. Ieri la Federazione ci ha comunicato che stanno valutando di riprendere il campionato il 20 febbraio, anzichè il 27, pertanto se questa decisione fosse confermata dovremmo accelerare la preparazione per farci trovare subito pronti”.
Qual è la vostra posizione in merito ai fatti accaduti nella gara contro il Monte San Pietro?
“La situazione descritta è ben oltre a quanto accaduto sul campo. Nonostante sia di parte, analizzo i fatti nel modo più obiettivo possibile. Sono amareggiato perchè nel referto dell’arbitro erano presenti considerazioni che non rispecchiavano quanto si è ralmente verificato. Il nostro ricorso è stato parzialmente accolto per sette punti su otto con la riduzione delle squalifiche e già questo testimonia che quanto riportato dal direttore di gara è stato eccessivo e fatto in maniera umorale con l’intento di non descrivere le cose come sono successe. L’arbitro, a fine partita, ha chiamato i Carabinieri, che dopo aver notato che la situazione era tranquilla se ne sono andati e anche questo è un episodio che deve far riflettere. Dispiace che non siano state ridotte le 6 giornate di squalifica a Ben Hssain, colpevole di aver bloccato il direttore di gara con la macchina in uscita dal parcheggio, ma posso testimoniare che l’unico ‘ostacolo’ era il pulmino della nostra società, che ho poi spostato io in modo tale che l’arbitro potesse andarsene. Noi dirigenti siamo stati ‘etichettati’ come persone che non siamo”.
Il dirigente Claudio Roli ha voluto chiarire la sua posizione: “Ho giocato tanto tempo a calcio e da qualche anno faccio il dirigente allo Zocca, ma non avevo mai visto una cosa del genere. Io ho sempre tutelato e aiutato gli arbitri, anche quelli più giovani, perchè non è semplice fare il loro mestiere ed è normale e comprensibile che possano sbagliare. Qualche mese fa, dopo una partita persa per un errore di un giovane direttore di gara che lui stesso ha ammesso, andai nel suo spogliatoio a tranquillizzarlo. Non ho mai incolpato gli arbitri, ma quanto accaduto contro il Monte San Pietro è incredibile. Innanzitutto, prima della gara, l’arbitro non ha nemmeno fatto l’appello e poi per tutta la partita ha insultato e minacciato i giocatori in campo. Io sono stato espulso in seguito a una protesta, ma senza nessuna offesa, per un fuorigioco che ritenevo inesistente e mi sono ritrovato squalificato fino ad aprile. A me non interessa stare dentro o fuori dal campo, ma ritengo la sanzione decisamente eccessiva. Non è assolutamente vero che ‘aizzavo la folla’, come poi scritto sul comunicato, e questo mi ha dato molto fastidio perchè va contro i miei principi e offende la mia persona. Sono stato accusato di cose che non ho fatto e a questo è dovuto il mio sfogo”.