Quanto fruttano i vari piazzamenti in campionato? Spesso si sente parlare di premi garantiti dalla Lega Calcio che dipendono dalla posizione ottenuta dai club nella classifica finale, ma forse non tutti sanno che ogni singola squadra rimpolpa le proprie casse al termine della stagione. Già, perché ad esempio, anche se il 10° e l’11° posto sono ben lontani dalle porte per l’Europa, assegnano premi diversi alle società. In sostanza, a 20 posizioni della graduatoria corrispondono 20 premi diversi, ma chi partecipa alle coppe europee riceve ulteriori incentivi da parte della UEFA. Se si pensa alla Champions, all’Europa League e alla Conference, bisogna considerare inoltre che i diritti TV e il passaggio di un turno portano ad ulteriori emolumenti.
Chi vince lo Scudetto riceve in tutto 23,4 milioni dalla Lega e 10 milioni dalla UEFA. La differenza con il 2° posto è notevole: 19,1 dalla Lega e 7,5 dalla UEFA. 16,8 milioni vengono concessi invece dalla Lega ai terzi, con 5 milioni provenienti dalla UEFA. Alla squadra quarta in classifica giungono 14,2 milioni dalla Lega a 2,5 dalla UEFA. Per il 5° e il 6° posto sono previsti rispettivamente 8,87 e 7,27 milioni dalla Lega e 3,63: a entrambe le squadre la UEFA riconosce 2,63 milioni. Il 7° posto vale 9,3 milioni per la Lega e, a partire dall’anno scorso, 2,94 per la UEFA, a patto che quella squadra non vinca l’edizione in corso della Conference League.
Dall’8° posto in giù non sono più previsti contributi da parte della UEFA. La squadra ottava in classifica riceve 8,3 milioni dalla Lega, la nona ne prende 7,4, la decima 6,3, l’undicesima 5,5 e la dodicesima 5. Dal 12° posto in poi i premi calano notevolmente: 4,6 milioni ai tredicesimi, 4,1 ai quattordicesimi, 3,6 ai quindicesimi, 3,2 ai sedicesimi e 2,8 ai diciassettesimi. A prima vista sembrerebbero cifre esigue, ma bisogna tener conto del fatto che presumibilmente le compagini che arrivano in quelle posizioni non contemplano un tetto ingaggi molto elevato, per cui ogni aiuto è ben accetto.
Le ultime 3 posizioni meritano un discorso a parte. Per chi retrocede viene messo infatti a disposizione una sorta di “paracadute finanziario”: 25 milioni di euro vanno alle squadre retrocesse dopo aver vissuto almeno 3 stagioni in Serie A delle ultime 4, poi 15 milioni spettano a chi ha onorato 2 annate in Serie A nelle ultime 3 e appena 10 milioni vengono erogati se a retrocedere è una neopromossa. A prescindere, il 18° posto vale 2,2 milioni, il 19° ne vale 1,6 e il 20° soltanto 900.000 euro. Questo significa che un club come il Genoa, retrocesso matematicamente, riceverà più soldi della seconda classificata grazie al “paracadute” e avrebbe ricevuto molto meno se un anno fa fosse risalita nella massima categoria dalla Serie B. Stesso discorso per il Cagliari.
Internamente, le società dispongono poi dei premi per i propri tesserati in virtù degli obiettivi stagionali conseguiti. Ad esempio il Milan ha deciso di regalare 200.000 Euro ad ogni giocatore in caso di vittoria dello Scudetto. Tra i contratti dei calciatori è possibile scoprire bonus riferiti alla qualificazione della squadra di turno alle coppe europee o al numero di gol realizzati durante l’anno, specie se si parla di attaccanti. Insomma, forse sarà per effetto della musichetta della Champions, ma soprattutto tra le big il valzer di milioni sembra non finire mai…