Nessun allarmismo, certo, perchè siamo solo ad inizio campionato ma che in casa Modena ci sia qualcosa da migliorare è evidente e lo dicono i risultati e i numeri. Tra le principali note negative ci sono sicuramente i troppi gol subiti. La squadra gialloblù, che fino ad ora non è mai riuscita a mantenere la porta inviolata (come Venezia, Como e Pisa), è la terza peggior difesa del campionato con 8 reti subite (media di 1,6 a partita). Peggio hanno fatto solo il Pisa (10), ultimo in classifica, e la Ternana (9 gol incassati di cui 4 al “Braglia”).
Il reparto arretrato ha cambiato spesso protagonisti nel corso delle prime cinque giornate. L’unico saldo che, nonostante qualche comprensibile errore di gioventù, garantisce certezze è Giorgio Cittadini. Al suo fianco sono stati schierati capitan Pergreffi, out per infortunio dopo la prima giornata, Silvestri e De Maio. Diverse modifiche anche per quanto riguarda i terzini con staffetta tra Coppolaro e Oukhadda sulla destra, mentre sulla corsia opposta si sono alternati Ponsi e Azzi. Se per quanto riguarda le fasce laterali le gerarchie potrebbero diventare presto più delineate, dovute anche alle prestazioni dei giocatori, con Oukhadda e Azzi titolari, è ancora da decifrare invece chi può essere il partner ideale di Cittadini al centro della difesa. Le tre gare consecutive dal primo minuto di De Maio sembravano portare a lui, ma non è da escludere che dopo la prestazione negativa di ieri possa avere nuova chance Silvestri. In attesa, sempre, del rientro di Antonio Pergreffi.
A prescindere, comunque, da chi scenderà in campo, il Modena deve lavorare sull’intera fase di non possesso palla per migliorare i movimenti difensivi e non commettere quegli errori, sia di reparto che individuali, che in questo avvio di campionato sono stati pagati a caro prezzo. Sotto questo aspetto la gara di sabato, contro la corazzata Genoa, sarà un bel banco di prova.