Nonostante i 40 anni, è in grande forma, segna ancora a raffica e non ha di certo voglia di appendere gli scarpini al chiodo. Stiamo parlando di Andrea Toni che, tra le tante offerte ricevute, ha deciso di accettare quella della Madonna di Sotto. Di seguito l’intervista all’attaccante, realizzata dalla nostra Redazione.
Nella stagione appena conclusa hai trascinato a suon di gol la Flos Frugi, ma l’obiettivo non è stato raggiunto. Ti aspettavi che la società, poi, chiudesse i battenti? Voi giocatori ne eravate già al corrente?
“Le ambizioni erano altre, ma purtroppo ci sono state delle circostanze che non hanno permesso di arrivare all’obiettivo che ci eravamo prefissati. Personalmente, la stagione è andata bene perchè realizzare 27 gol in campionato, a 40 anni, sono davvero tanti. Ho imparato della chiusura della società a fine stagione dal presidente Paroli. Poi sembrava quasi tutto fatto con lo Junior Fiorano, dove Paroli avrebbe portato mister Perziano e altri ragazzi della squadra perciò questa cosa mi interessava, ma dal momento che è saltato tutto, e lui ha deciso di andare da solo a Ubersetto, non mi è più interessato”.
Tra le varie richieste che avevi, cosa ti ha spinto ad accettare la Madonna di Sotto?
“Mi hanno chiamato una ventina di squadre, ma da diversi anni ormai non mi interessano più la categoria e i soldi. Quando ho saputo che andava alla Madonna di Sotto Cristian Ferrari, mio grande amico e persona che ritengo tra i migliori direttori sportivi dei dilettanti, ci ho messo pochissimo a decidere. Madonna di Sotto è come casa mia, un posto bellissimo dove venivo con gli amici a giocare a padel, e grazie anche al presidente Cimino ho fatto questa scelta. Sono contento”.
Cosa ti aspetti dal prossimo campionato?
“Sono sicuro che verrà allestita una grande squadra per provare a vincere il campionato”.
Qual è il tuo obiettivo personale?
“Non ho più obiettivi. Tutto quello che volevo raggiungere l’ho raggiunto. Ho fatto categorie importanti, vinto, segnato oltre 350 gol, non ho da dimostrare niente. Sarebbe bello concludere con la vittoria del campionato perchè, sicuramente, la Madonna di Sotto sarà la mia ultima squadra”.
Cosa può insegnare, e quali consigli può dare, un giocatore della tua esperienza ai più giovani?
“Quando ero giovane non ero uno molto propenso a ricevere consigli. I giovani di oggi sono cambiati rispetto ai miei tempi. Non c’è più quella fame che avevamo noi, è cambiata la mentalità. Posso dire che se uno crede in una cosa deve dare il massimo, poi ovviamente se ha delle qualità vengono fuori”.