La Marathon Stage di quarantotto ore si è conclusa e con essa anche la prima settimana di gara della Dakar 2024. Con molta probabilità questa è stata la prova più dura di tutte per questa 46a edizione ed appare naturale che ora i piloti, le squadre e gli equipaggi beneficeranno di una giornata di riposo a Riyad (da cui la carovana ripartirà domenica).
Dopo aver percorso oltre 400 chilometri ieri, le principali categoria Moto ed Auto avevano in programma un tragitto contro il tempo di “soli” 112 chilometri, ma sono stati comunque sufficienti per cambiare ulteriormente la situazione di alcune classifiche.
MOTO E QUAD
Partendo dalle moto, la situazione della classifica avuta ieri nella stage 6A non ha subito grandi mutamenti. Adrien van Beveren, già leader del primo troncone di questa speciale, si è aggiudicato la vittoria della prova di quarantotto ore, battendo di 5′ Ricky Brabec e di 4′ Toby Price (bravo ad inserirsi quantomeno tra le due Honda con una KTM che, apparentemente, non sembra in grado di tenere il passo delle CRF450 Rally).
Brabec, pur avendo perso la piazza d’onore in codesta frazione, conserva comunque la leadership guadagnata ieri a spese di Ross Branch, il quale però sembra non voler assolutamente mollare il colpo. Il botswano insegue lo statunitense a soli 51″, con anche van Beveren ora in lizza per la vittoria a 9′ di distacco dal compagno di squadra. José Ignacio Cornejo, quarto, è già più staccato a 14′.
Lotta sul filo del rasoio anche nei Quad, con Alexandre Giroud vincitore anche quest’oggi ma per soli 9″ su Andújar, il quale è riuscito a recuperare un po’ di terreno al francese negli ultimi cento chilometri percorsi quest’oggi. Il vantaggio dell’argentino è rimasto praticamente immutato, poco sopra i 20′ nei confronti del francese.
Fuori dai giochi per il successo Marcelo Medeiros invece, che ha perso un’ora netta tra oggi e ieri ed ora si trova sì terzo, ma troppo staccato dal duo di testa per sperare in un recupero nella prossima settimana.
AUTO
Diverso l’esito della stage, rispetto a ieri, per quanto riguarda le Auto invece, con Sébastien Loeb che ha scippato la vittoria a Carlos Sainz per 2′ prendendosi la propria seconda frazione in questa Dakar, l’unico finora a farlo nel marasma di vincitori differenti avuto in questi primi sette giorni del rally raid.
La strategia fortemente azzardata dell’alsaziano tentata nella quinta prova ha infine pagato per quanto riguarda la vittoria della tappa, ma a fronte di ciò i 15′ buttati al vento per aver saltato volontariamente un punto di controllo ora si fanno sentire sulla graduatoria di Loeb, che dista mezz’ora dal “Matador” (curiosamente ancora a secco di speciali vinte quest’anno).
In mezzo a loro c’è Mattias Ekström, che completa un uno-due Audi che, se si concretizzasse, avrebbe un gusto di rivincita come pochi dopo la disfatta del 2023. Il bicampione del DTM è a 20′ dal proprio caposquadra e potrebbe, grazie al margine su Loeb, coprire le spalle a Sainz fino al traguardo di Yanbuʿ.
C’è stato spazio anche per un’altra uscita di scena d’alto calibro tra le prime posizioni, quella di Nasser Al-Attiyah: la rottura del braccetto di una sospensione ad appena 19 chilometri dal traguardo è stato un duro colpo per il qatariota, il quale ha perso ben 2:40′ prima dell’arrivo dell’assistenza. Un po’ come Ekström per Sainz, Al-Attiyah potrebbe dimostrarsi utile a Loeb nella sfida contro le Audi.
Qui i risultati della sesta prova e la classifica generale
Fonti immagini: redbullcontentpool.com, dakar.com, Instagram / Eryk Goczal