Con Stefano Paraluppi, responsabile tecnico del settore giovanile per la parte agonistica della Cittadella Vis Modena, dai Giovanissimi agli Allievi, abbiamo fatto due chiacchiere. “Innanzitutto – inizia Paraluppi – avevo deciso due anni fa di non allenare più anche a causa del Covid, poi a gennaio dello scorso anno, più o meno di questi tempi, mi ha chiamato Paolo Galassini e così ho deciso di ritornare in pista anche se solo a livello giovanile. Debbo dire che ho accettato subito questa proposta perché sapevo l’ambiente in cui sarei andato a lavorare: infatti debbo dire che qui mi trovo benissimo e si riesce a lavorare serenamente. Qui facciamo crescere i ragazzi, ma anche i giovani allenatori. Al di là dei risultati che comunque sono buoni, è importante la crescita di questi giovani, su tutti i punti di vista. Il problema campi? C’è, non lo nascondo, ma perché a Modena sono pochi e noi abbiamo tantissimi ragazzi”.
“Mi chiedi se mi manca una panchina di Eccellenza? No, per il momento no, qui coi giovani mi trovo molto bene e ho anche più tempo libero. Tra l’altro quando Paolo lo scorso anno, dopo il cambio di panchina, mi ha chiesto di traghettare la prima squadra nelle ultime giornate, io gli ho detto che, indipendentemente da quello che sarebbe successo, non sarei rimasto. Oddio, se la squadra fosse salita in D, mai dire mai, ma credo che alla fine non avrei accettato. Ripeto: mi trovo benissimo a ricoprire questo ruolo e non sto assolutamente pensando a una prima squadra”.
“A proposito di prima squadra, debbo dire che quest’anno ho visto due partite, con Rolo e Nibbiano, dove la Cittadella ha dominato, dimostrando che è assortita bene in ogni reparto, coperto da giocatori di livello. La squadra che può dare più fastidio alla Cittadella? Probabilmente il Nibbiano per organico e allenatore, ma anche il Terre di Castelli non la escluderei anche perché ha poca pressione, cosa che invece ha la Correggese, che tra l’altro ha una rosa non proprio giovanissima. Comunque credo e spero che per la Cittadella questo sia finalmente l’anno buono”.