Ci sarà l’ex attaccante del Modena Marco Bernacc, sulla panchina del Gambettola nella finale della coppa di Eccellenza di sabato (ore 15, sul sintetico di Granarolo, diretta sulla pagina fb del Crer) contro il Terre di Castelli. L’attaccante romagnolo classe 1983 ha vestito i colori gialloblù nella stagione 2011/2012, in serie B, segnando però solo un gol in 14 gare con mister Bergodi in panchina. Sabato, Bernacci si troverà di fronte l’ex compagno di squadra ai tempi del Modena Francesco Stanco, che l’allenatore del Terre Domizzi dovrebbe far partire dal primo minuto, così come ha sempre fatto in coppa. Da segnalare che i romagnoli non avranno per squalifica il difensore Difino, ma attenzione in attacco all’esperto Christian Longobardi (’82). Nel Terre non ci sarà per squalifica Pigozzi.
Marco Bernacci ha avuto una breve, ma intensa carriera calcistica, caratterizzata da una prolificità davvero notevole. Il suo nome è legato soprattutto alla stagione 2009/2010 quando con la maglia del’Ascoli, allora in Serie B, ha realizzato ben 15 reti in 35 presenze, dopo i 16 gol della sua esperienza precedente, sempre in bianconero, che gli era valsa un’occasione in Serie A con il Bologna. Questo nuovo exploit, infatti, lo portò ad essere ingaggiato dall’ambizioso Torino. Tuttavia, la sua carriera stava per essere segnata da un evento che ha cambiato radicalmente il corso delle cose, e la vita di questo ragazzo classe 1983: la depressione. Ma il debutto con il Torino, arrivato appena 6 giorni dopo, non fu felice. Anzi, fu l’inizio della fine. La sua prima partita con i granata si concluse con una sconfitta contro il Varese, e a sorpresa al fischio finale l’attaccante decise di ritirarsi dal calcio, per motivi personali. La verità, però, era un’altra: Bernacci soffriva di depressione. A soli 27 anni, Bernacci decise di abbandonare il calcio a causa di questa silente ma pesantissima condizione personale. La depressione lo aveva colpito duramente, impedendogli di trovare la motivazione per andare avanti nella sua carriera. Bernacci ha spiegato che aveva perso la voglia di giocare, che sentiva una fortissima pressione su di sé e che aveva quindi preso questa decisione a pochi giorni dal trasferimento per correttezza verso il Torino. Infatti, essendo ancora aperto il calciomercato permise al Torino di scegliere un altro attaccante al suo posto, e soprattutto lasciò sul tavolo tutti i soldi del suo ottimo contratto.