PISTOIA. Sono giorni frenetici quelli che si stanno vivendo in casa arancione, anche se più negli uffici dei tribunali che sul rettangolo verde. La prima notizia vera e propria è che la Pistoiese è ancora in vendita. Nonostante l’indagine in corso, la quale ipotizza diversi reati finanziari, tecnicamente il passaggio di proprietà è sempre un’opzione percorribile e andrebbe ad inserirsi tra la richiesta di fallimento avanzata dalla Procura e l’inizio formale delle procedure.
Non è però da escludere che nello stesso lasso di tempo possa essere nominato un curatore fallimentare. In tal caso il nuovo legale rappresentante potrebbe assumersi la responsabilità di far proseguire l’attività della prima squadra per evitare di far perdere il titolo sportivo arancione. Si perché nel caso in cui la Pistoiese non si presentasse ad una delle prossime partite, il Consiglio Federale escluderebbe la squadra del campionato e revocherebbe l’affiliazione dell’Olandesina alla Serie D. A quel punto tutti i calciatori, sia della prima squadra che delle giovanili, sarebbero svincolati d’ufficio, ponendo di fatto fine alla storia della società arancione. Ecco perché sta prendendo piede una trattativa con una cordata di imprenditori del nord-est, che sarebbero interessati a rilevare il club anche in questa situazione di difficoltà.
Nei giorni scorsi c’è stato anche un colloquio che ha visto protagonista Paolo Giovannini, direttore sportivo dell’Arezzo, il quale avrebbe avuto un incontro con alcuni imprenditori pistoiesi, a lui già conosciuti da diversi anni. Nessun allarme però, in quanto si è trattata solamente di una chiacchierata informale con lo scambio di alcune informazioni tecniche. Ricordiamo anche che Giovannini ha un contratto di 10 anni col club aretino, che è vicino ad ottenere il pass per i playoff di Serie C. Intanto, parallelamente, anche altri soggetti, sia interni che esterni alla società, stanno tentando di reperire le risorse per provare a portare a termine l’annata nella speranza di salvare il settore giovanile.
Ricordiamo che con l’esclusione della Pistoiese, verranno annullate tutte le partite finora disputate dai toscani e il Carpi si ritroverebbe praticamente in C perché il vantaggio sul Ravenna, secondo in classifica, salirebbe da +2 a +4 a quattro turni dal termine. Insomma, un campionato falsato anche per quanto riguarda la coda: ma non si poteva intervenire prima?