Si chiama Gable ed è una piccola compagnia di assicurazioni in gravi difficoltà finanziarie. Lunedi 12 settembre la società ha annunciato l’intenzione di ritirarsi dalla Borsa inglese. A prima vista le difficoltà della Gable non sembrano avere nulla a che fare con l’Italia. Ma solo a prima vista, visto che molte società di calcio italiane, a cominciare dalla Sampdoria di Massimo Ferrero, stanno seguendo con con grande attenzione i prossimi sviluppi della Gable story. Il motivo di tanto interesse sta scritto in un file di documenti riservati consultati dal settimanale L’Espresso, che in un ampio dossier riporta e descrive l’accaduto. Le carte dimostrano che almeno un terzo delle 60 squadre di Lega Pro, la vecchia “serie C”, ha potuto iscriversi al campionato grazie alle garanzie, in gergo tecnico fideiussioni, siglate nel giugno scorso dalla compagnia che ora si trova sull’orlo del fallimento. Secondo L’espresso “i contratti, regolarmente depositati in Federcalcio, riguardano anche club dalla lunga e blasonata storia come Mantova, Modena Reggina e Venezia. Tutti si sono affidati a Gable, per un totale di 20 polizze del valore di 350 mila euro ciascuna”