A margine di una giornata surreale e a dir poco drammatica, sportivamente parlando, per il Modena FC, il patron gialloblu Antonio Caliendo, senza nemmeno un “briciolo” di vergogna, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni al sito “TuttoLegaPro”: “Non ero presente allo stadio, quest’oggi, per rispetto delle forze dell’ordine che mi avevano interpellato per un’eventuale scorta. Non volevo creare pericoli, tanto è ovvio che l’obiettivo ero io. Caliendo ha sempre pagato gli stipendi in tutti gli anni della sua gestione e non ha mai avuto un punto di penalizzazione per queste situazioni. Contenziosi con fornitori e altri possono capitare in tutte le aziende, sono semplici ritardi. Su di me c’è stata una campagna denigratoria senza precedenti. Quanto accaduto oggi è stato un esempio a livello mondiale. L’istituzione ha affondato il Modena, per 70 mila euro di debito hanno fatto saltare tutto. Taddeo? Devono lasciarlo lavorare, non è di certo una mia testa di legno. Io sono sempre stato trasparente e ho sempre scelto se stare dentro o fuori e adesso sto fuori. Tutto quello che la città mi ha dato lo ha riavuto, con Modena non ho né debiti né crediti. Sono felice di andare via”.
Modena, Antonio Caliendo: ”L’istituzione ha affondato il Modena. Sono felice di andare via”
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Matteo Migliori
Matteo Migliori, nato a Sassuolo nel '94. Vicedirettore del sito ParlandodiSport.it. Telecronista di "Sky Sport".
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