Su Resto del Carlino si parla della lettera che il presidente Claudio Caliumi ha scritto sul sito della squadra: l’obiettivo è chiamare a raccolta al Cabassi i tifosi. Una trentina di righe per fare capire che la Serie B è una sorta di miracolo per la Città dei Pio, anche perché ottenuta dopo anni di fatica. Un altro argomento che tratta l’edizione odierna è il mercato. Si parla di un clamoroso dietrofront per quanto riguarda Pietro Terracciano, portiere del Catania sondato più volte dai biancorossi: tutto ciò è dovuto all’esordio tra i pali di Renato Dossena (in prova al Carpi). A questo punto non è da escludere che la coppia di estremi difensori per la prossima stagione possa essere Dossena-Kovacsik. Per la difesa si segue sempre Francesco Zampano del Verona, ma al momento c’è ancora differenza tra domanda e offerta. Per l’attacco sembra ormai sicuro l’acquisto di Massimiliano Gatto, classe ’95, fresco campione d’Italia con la Primavera del Chievo: sembra che il giocatore sia disponibile a trasferirsi in Emilia in prestito con diritto di riscatto. Manca davvero poco all’inizio del campionato, e per vedere il vero Carpi bisognerà aspettare gli ultimi giorni di mercato. Su Gazzetta di Modena si parla ancora di mercato, Riccardo Gagliolo interessa al Cagliari di Zeman ma il Carpi ribadisce di volere solo soldi per il proprio terzino, senza alcuna contropartita. Vedremo come si evolverà questa situazione, anche se da La Spezia si parla di un possibile scambio con Emmanuel Rivas. Sempre in uscita da registrare l’interesse di Chievo e Samp nei confronti di Gaetano Letizia. Successivamente su Gazzetta di Modena è presente un’intervista a mister Castori: “In questo momento il mio unico obiettivo è quello di imporre un profondo processo di ‘pastorizzazione’ della squadra. Chi mi conosce sa che a me le chiacchiere piacciono poco. Dopo questa fase iniziale posso dire con tranquillità di essere molto fortunato, la società mi sta assecondando e Giuntoli sa cosa mi serve in squadra. Il gruppo ha capito quali sono i miei punti cardine. La nazionale di calcio è lo specchio fedele della mentalità che regna nel nostro calcio: in Italia si lavora poco. Per dirla breve, l’Italia è stata buttata fuori dal mondiale perché gli azzurri in campo camminavano. Il 4-3-3 sarà la mia partenza, ma possiedo una squadra molto duttile. Follie di mercato non le possiamo fare, bisogna essere bravi a sfruttare determinate occasioni. Un portiere, un difensore, gli esterni di centrocampo e un’altra punta sono gli obiettivi. Jerry Mbakogu è una punta centrale che sa attaccare la profondità, mi ha stupito il carisma di Romagnoli. Ho voluto fare amichevoli con squadra di spessore, questo ci ha fatto capire più velocemente gli aspetti sui quali insistere giocare con l’obiettivo dei 3 punti ha tutto un altro sapore però”. Infine si parla della lettera del presidente Bonacini che è stata già trattata su Resto del Carlino.