Mancano ormai quattro giorni all’inizio del campionato e il Sassuolo è ancora alla ricerca del suo estremo difensore; nelle settimane che hanno seguito l’infortunio di Pegolo sono stati fatti una serie di nomi più o meno probabili per la porta neroverde, ma tra richieste eccessive da parte delle società, rifiuti dei giocatori ed elementi ritenuti inadeguati, i dirigenti sassolesi hanno ormai ristretto la rosa dei candidati a cinque nomi dai quali quasi certamente verrà fuori il nuovo estremo difensore di Magnanelli e soci; Mirante, Sorrentino, Agazzi, Brkic e Consigli. Trascurando i fattori meramente economici, quali di questi portieri offre le maggiori garanzie? Quale portero fa davvero al caso di mister Di Francesco?
Per rispondere a questo quesito da un punto di vista oggettivo ricorriamo all’analisi statistica, attraverso i dati di squawka.com, con i quali proviamo a stabilire quale sia la migliore opzione per la porta neroverde. Ho scelto di aggiungere anche Pomini al confronto numerico perchè si sta profilando la possibilità che quantomeno le prime partite vedano protagonista lo storico portiere neroverde, giunto ormai all’undicesima stagione a Sassuolo, e chissà, magari Bonato potrebbe decidere all’ultimo minuto che la soluzione all’enigma portiere è già in casa.
Sono necessarie alcune premesse: in primo luogo, purtroppo, i dati relativi alla passata stagione di Sorrentino non sono disponibili in quanto il Palermo ha disputato il campionato di Serie B che non è ancora tracciato da un punto di vista statistico. Inoltre è importantissimo sottolineare come le statistiche di un portiere siano estremamente inflazionate dal contesto in cui gioca, concetto ancora più valido che per gli altri giocatori: è facile intuire che se una squadra non subisce mai tiri in porta, i numeri relativi alla prestazione dell’estremo difensore saranno inferiori a quelli di un portiere che viene chiamato in causa per tutti i novanta minuti. Ultimo fattore da considerare, ma non per importanza, è il campione statistico relativo allo stesso Pomini; il portiere veneto nella passata stagione ha disputato solo 3 partite per 270 minuti complessivi, dato che, seppure ci permette di trarre alcune informazioni, non consente di fare completo affidamento sulle cifre che vi mostrerò di seguito.
I numeri ci dicono che l’estremo difensore che ha tenuto per più volte la porta inviolata è Antonio Mirante (0,36 volte a partita, il secondo è Consigli con 0,23 per gara). Anche per quanto riguarda i gol subiti a partita, la classifica non cambia con Mirante primo (1,17) e Consigli al secondo posto (1,37): fanalino di coda di questa particolare voce è il neroverde Pomini, trafitto nella passata stagione in più di 3,5 occasioni a partita. Considerando invece le parate effettuate, la lista si rivolta, e vede Pomini leader di questa particolare categoria statistica con 3,67 salvataggi a gara: secondo del lotto è ancora una volta Consigli (2,57 a partita) con Agazzi poco dietro (2,43 a partita). Unendo le ultime due categorie si ottiene quella che a mio avviso è la più significativa statistica relativa alla qualità di un portiere in mezzo ai pali; le parate effettuate per gol subito. Questa statistica dice sostanzialmente quanti salvataggi mediamente compie un portiere prima di prendere un gol, e vede ancora una volta l’estremo difensore atalantino primeggiare tra gli altri nomi, con quasi 2 parate (1.96) per ogni gol subito, secondo è invece Agazzi (1,7) mentre Pomini è ancora una volta ultimo (1,1).
Se finora sono state analizzate le statistiche in merito alla qualità tra i pali, i dati che fanno riferimento alle uscite ci forniscono un quadro abbastanza diverso; i numeri ci dicono che il portiere che effettua più prese in uscita è proprio Pomini (3,33 a partita, con Brkic molto vicino a 3,17 a gara). Per quanto riguarda le respinte di pugno sono ancora Pomini e Brkic i protagonisti, con il portiere serbo che guida la classifica a 1,5 a partita e il portiere veneto che lo segue a ruota con 1 respinta esatta ogni match. Per darvi un’idea della qualità di questo dato, basti pensare che l’ultimo è Antonio Mirante che vanta solo 0,39 respinte per ogni gara.
Terminiamo l’analisi esaminando una caratteristica che nel calcio di oggi è diventata ormai imprescindibile per un portiere: la capacità di giocare coi piedi. I risultati di questa verifica sono abbastanza sorprendenti (almeno per me) e vedono sopra a tutti proprio Pomini, che completa il 78% dei suoi rinvii (valore abbastanza impressionante, il secondo è Mirante a quota 66%) e manda a bersaglio il 72% dei passaggi effettuati (il secondo è Brkic a quota 59%).
Cosa dobbiamo ricavare dunque da questa enorme mole di dati? Qual è il ritratto del portiere più adatto alla squadra di Di Francesco? Ribadendo ancora una volta le premesse elencate in precedenza, ciò che emerge da quest’analisi è che tra i pali le maggiori garanzie le danno Mirante e Consigli, fuori dai pali spiccano Brkic e Pomini (che è anche il miglior trottatore del pallone), mentre Agazzi si posiziona esattamente nella media in quasi ogni voce statistica.
Per concludere, penso che anche i tifosi neroverdi possano trovarsi d’accordo nel dire che Consigli è verosimilmente il portiere migliore del lotto; eccellente tra i pali, ha il grande pregio di non raschiare il fondo nelle zone in cui non eccelle. Il problema di Consigli è relativo al prezzo del cartellino che lo rende estremamente difficile da raggiungere, nonostante da un punto di vista tecnico rappresenterebbe probabilmente la migliore alternativa. Se però consideriamo lo stile di gioco del Sassuolo e la tendenza degli uomini di Di Francesco a tenere una linea molto alta che costringe l’estremo difensore a giocare lontano dai pali e a trattare molti palloni, il nome che forse più di tutti corrisponde a questo identikit è probabilmente quello di Pomini.
Le statistiche non dicono e non diranno mai tutta la verità su un giocatore, soprattutto in uno sport come il calcio e in un ruolo come quello del portiere, ma se possono essere utili a tracciare profili e abitudini, certamente indicano come il sostituto di Pegolo potrebbe già vestire la maglia neroverde.