di Federico Golfieri
In vista della sfida tra Parma e Modena, in programma sabato alle 15 allo stadio ”Tardini”, la nostra Redazione ha intervistato un doppio ex della gara che, da calciatore, si è laureato vice campione del mondo con l’Italia al Mondiale del ’94 e vincitore di due Coppe UEFA con la maglia del Parma. Da allenatore ha guidato in due parentesi i canarini: salvandoli all’ultima giornata di Serie B nella stagione 2008-2009, successivamente in Serie D dieci anni dopo; mentre è suo il merito di aver conquistato la Serie C alla guida dei Ducali. Di seguito le dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni da Luigi Apolloni.
Mister, che ricordi ha delle sue esperienze a Modena?
”A Modena ho ricordi molto belli, è una città che ama il calcio. Sono orgoglioso di essere stato l’allenatore. C’è un po’ di rammarico per come sono stato trattato nell’ultima parentesi, è stata una stagione particolare: la Serie D non è un campionato facile, i campi sono brutti e le piccole squadre fanno di tutto per non rendere facili le cose a quelle grandi. Sono convinto però che sarei riuscito a portare a termine quello che era l’obiettivo”.
Come ha accennato, non succede spesso di cambiare guida tecnica quando si è primi in classifica. Come ha vissuto quei momenti e che sensazioni ha provato?
”Ho provato delusione e amarezza. All’interno della squadra e della società c’erano delle frizioni, alcuni elementi non erano idonei. La società ha fatto confusione, sono stati spesi tanti soldi per giocatori nuovi per poi concludere il campionato perdendo lo spareggio, non riuscendo a migliorare la situazione in cui lasciai io la squadra. Parlare dopo è sempre facile, ma sono convinto che sarei riuscito a vincere il campionato, chiaramente tenendo conto di tutte le difficoltà del caso: non si sarebbe stravinto”.
A lei è stata affidata la ripartenza dalle ceneri sia del Parma che del Modena. Ora sono entrambe dove tutti sanno. Che partita sarà quella di sabato?
”Sarà una partita difficile, il Parma sta cercando di tornare in Serie A, il Modena non merita la posizione di classifica che ha. Hanno entrambe allenatori bravi: Pecchia ha trovato un equilibrio di squadra riuscendo a valorizzare anche chi gioca meno, l’esperienza di Tesser parla da sola. Sarà una partita sentita, ci sarà una bella atmosfera perché i tifosi la vivranno da derby”.
Un parere sul Tesser e sulla difesa del Modena?
”Tesser è una garanzia, chiaramente deve essere accompagnato da società e squadra. Le torte buone si fanno con buoni ingredienti. La difesa è buona, deve trovare fiducia in un campionato difficile come questo”.
Lei è arrivato ad un soffio dal vincere un Mondiale, quale è la favorita per il Mondiale in Qatar?
”Vedendo la partita di ieri sicuramente non l’Argentina…(ride ndr). A parte le battute, le squadre che più potranno mettere in difficoltà gli avversari sono Brasile, Argentina, Inghilterra, Francia e Germania”.
C’é un difensore italiano in cui si rivede?
”Chiellini era l’ultimo vero ‘marcatore’. Ora è un calcio diverso, devi saperti proporre e giocare. I difensori di oggi fanno più fatica, in marcatura, quando ci sono palle laterali alte. Un altro ragazzo che mi piace molto è Bastoni”.
Ora è ripartito dal Felino, prima in Eccellenza ed ora in Promozione, come è nata questa avventura?
”Sono amico del direttore sportivo che mi ha proposto questa avventura. Io avevo altre mire, ma alla fine ho scelto questa sfida. Aiuto a livello giovanile alcune squadre lavorando principalmente sulla tecnica che è la cosa più importante in assoluto per un ragazzo giovane: puoi fare tutta la tattica del mondo, ma se non sai stoppare la palla vai poco lontano. Oltre ai giovani alleno la prima squadra in Promozione”.