Modena è una città piccola e le voci girano in fretta, a volte in modo frenetico, incontrollate. Antonio Caliendo ha subito un’operazione al cuore (installati 4 by-pass) ed è in convalescenza, al patron, col quale non possiamo certo dire di avere un rapporto idilliaco auguriamo una pronta guarigione, anche perchè sulla salute non si scherza, mai. La società Modena quest’anno ha subito il durissimo colpo in estate dell’addio forzato di Cpl, un colpo da 1,6 milioni di euro, un colpo che avrebbe messo in ginocchio tante realtà e che sicuramente è stato alla base dei problemi di liquidità dei canarini. Senza il colosso di Concordia alle spalle le casse canarine sono andate in rosso e al profondo rosso si è arrivati con il comportamento di Caliendo stesso che è riuscito ad allontanare tutti: sponsor, tifosi e altre società (Carpi in primis). Quando sarebbe stato necessario dire “ragazzi non ce n’è, stateci vicino e aiutateci perchè non ce la facciamo”, il Presidente ha ostentato sicurezza, in poche parole serviva umiltà, non c’è stata, e ora i nodi sono venuti al pettine. Il Modena è arrivato al mercato di gennaio con un bisogno estremo di fare cassa, ha venduto Cionek, mollato Nizzetto, ha tentato in tutti i modi di piazzare Sakaj, ma all’ultimo il ragazzo ha fatto saltare l’affare da 700mila euro che avrebbe messo cash sul conto. Come se la situazione non fosse già abbastanza grigia sui gialli si è abbattuta la tegola Galloppa, con rottura del crociato e possibile fine carriera del centrocampista ex Parma. Quello stilato è una sorta di bollettino dal fronte e la situazione è chiara a tutti. Il Modena quest’anno rischia, alla grande, la retrocessione, cosa può fare in tutto questo una tifoseria? Stare vicino alla squadra, sostenerla il più possibile, cercare di dare ai raagzzi in giallo un qualcosa in più. Retrocedere sarebbe la fine, almeno per un po’ di anni.
Caliendo, la sua salute, i problemi societàri e l’importanza di sostenere la squadra
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Gian Paolo Maini
Gian Paolo Maini è editore e direttore della testata parlandodisport.it che ha fondato nel marzo 2014. Classe 1979, diventa giornalista nel 2008 ed inizia con la carta stampata per poi proseguire con radio e tv, di cui si occupa ancora. Scrive il suo primo libro "La prima corsa di Enzo Ferrari" nel 2013. Ha creato eventi sportivi e culturali con la propria agenzia di comunicazione ed oggi continua a farlo come libero professionista. Dal 2014 é Responsabile Ufficio stampa di Modena Volley, dal 2018 é Direttore della comunicazione di ACI Modena e manager del gruppo Radio Pico/distrettobiomedicale.it
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