Dal campionato di I categoria 1914-15 i canarini erano usciti con le ossa rotte, ultime nel girone vinto dallInter dei fratelli Cevenini, ma la speranza di poter ricominciare a vincere si era accesa a inizio novembre, con larrivo di Attilio Fresia, grandissimo centravanti con esperienze nel campionato professionistico inglese, che avrebbe anche assunto il ruolo di allenatore. Terminato il campionato ingloriosamente, quindi, i gialli sotto la guida di Fresia iniziarono a inanellare una serie impressionante di vittorie contro avversari di buono e ottimo livello, fino a quando il 14 marzo del 1915, ebbero loccasione di incontrare il Bologna, in gara sulla carta amichevole, per decidere della supremazia regionale.
La squadra di Fresia si presentò allo Sterlino nella formazione tipo, accompagnata da oltre 600 tifosi venuti in treno, con quelli che si mossero in automobile, motociclo e biciclette si calcolò che fossero presenti almeno 800 supporter modenesi che allarrivo a Bologna videro le colonne dei portici tappezzate di manifesti con la scritta La porta di Fontana è inviolabile!, tanta era la sicumera dei bolognesi. La partita si mise subito bene quando al 7 Fresia lasciò partire un tiro violento che Fontana poté solo respingere. Il pallone rotolò verso lala destra, verso Mariani che la controllò a seguire e fece secco il portiere rossoblu, uscitogli incontro a valanga, con un pallonetto che si infilò di precisione nellangolo alto a sinistra. Le centinaia di modenesi esplosero. Il Bologna provò a recuperare e al 22 ebbe loccasione per riacciuffare il risultato: Ambrosini concesse un rigore dubbio per un fallo di mano nell’area modenese. Mentre tutti, sugli spalti, trattenevano il respiro, andò sul dischetto del rigore Rivas. Ettore Borgetti si spostò sulla sua sinistra, quello abboccò e calciò rasoterra, ma debolmente, nel buco rimasto aperto, Rino si buttò e parò facilmente.
Vi fu un solo urlo, di rabbia e di gioia, e la partita era virtualmente terminata. Il Bologna sbandò, a due minuti dalla fine del tempo, Fresia appose il suo marchio personale allincontro. Ricevuto il pallone sulla tre quarti dribblò secco Badini I, e dai 20 metri scoccò un tiro di violenza mai vista che si infilò sotto la traversa della porta di Fontana, lasciato di stucco. Sulle tribunette in legno ormai cantavano solo i tifosi modenesi. Nella ripresa Forlivesi suggellò la vittoria con un contropiede dei suoi: 3-0. Alla fine i tifosi modenesi invasero il campo, portando in trionfo i canarini tra grida frenetiche, poi fecero corteo in Via Indipendenza.
Bologna-Modena 0-3 (0-2), Bologna, Campo dello Sterlino, 14 marzo 1915
BOLOGNA: Fontana; Guardigli, Palmieri; Bianchi II, Badini I, Rivas; De Ambrosis, Badini II, Bianchi I, Pera, Pozzi.
MODENA: Borgetti; Vandelli, Secchi; Bonotto, Roberts, Zanasi; Mariani, Minchio, Perin, Fresia, Forlivesi. All.: Fresia.
Arbitro: Ambrosini di Torino
Marcatori:
Modena: Mariani (7), Fresia (43), Forlivesi (84)
Note: presenti circa 800 modenesi, 600 dei quali giunti in treno. Al 22 Borgetti para un rigore a Rivas.
DIDASCALIE DELLE FOTO DALL’ALTO VERSO IL BASSO
– La formazione canarina rinnovata sotto la guida di Fresia che si impose nettamente allo Sterlino nel marzo 1915. Da sin. in piedi: Mariani, Minchio, Perin, Fresia, Forlivesi; fila centrale: Bonotto, Roberts, Zanasi; in basso: Vandelli, Borgetti, Secchi. (Archivio Simonini)
– Scambio di doni tra i due capitani Fontana e Roberts prima del match. (Archivio dell’autore)
– Fontana a terra, sconsolato, dopo una delle reti canarine. (Archivio dell’autore)
– Vandelli rinvia di prepotenza. (Archivio Vaccari)