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Un pareggio in rimonta che dà nuovo morale, che mantiene a distanza i pericoli, ma al tempo stesso non riavvicina la squadra alle zone che contano. Il Carpi rimane nel limbo dopo il 2-2 con il Modena ed ora deve guardare al futuro con grande immediatezza se l’obiettivo è quello di non chiudere in maniera anonima il campionato. La squadra è sicuramente costruita per traguardi importanti nonostante staff e società parlino di altro, ovvero di semplice salvezza, ma è altrettanto vero che il mercato di gennaio invece di lanciare la squadra l’ha di fatto bloccata, con un Matteo Ardemagni che non ha saputo finora essere il bomber implacabile conosciuto in maglia canarina, con un Legati mai davvero entrato nel vivo della retroguardia e a cui gli è stata preferita anche la vecchia guardia nel derby, vedasi Pasciuti. Anche Acosty nel reparto esterni non ha inciso, pertanto la squadra si ritrova ora allo sprint finale con qualche ritrovata certezza, ma anche con tanti scontri contro le big o comunque le squadre che lo precedono in campionato. Nell’immediato la trasferta di Siena sarà un termometro importante per verificare se il pari con il Modena è stato frutto della fortuna o di una ritrovata tranquillità di gioco anche se, va detto, i gol non sono certo nati da azioni ben orchestrate e manovrate. Dopo di ché sarà la volta del match del Cabassi con il Pescara per poi tornare lontano dalle mura amiche in quel di Varese. L’unico impegno agevole, sulla carta, con l’ormai retrocessa Juve Stabia all’ultima giornata. Insomma, un calendario importante per testare quelle che ancora possono essere le velleità di una squadra dal rendimento decisamente opposto ai cugini canarini nel corso di questa stagione.