di Matteo Migliori
È arrivato alla fine del mercato invernale, tra lo scetticismo del popolo gialloblu, il suo nome è Pablo Mariano Granoche, detto El Diablo. L’attaccante uruguaiano arriva dal Cesena, per aiutare Babacar nel reparto offensivo, ma per molti non sembra la scelta giusta visto che nel girone di andata aveva segnato solo un gol. Nelle prime sette partite a Modena, Granoche fa molto movimento e mostra prestazioni positive, ma per un attaccante serve anche il gol. Il primo in maglia gialloblu arriva in casa contro il Latina, Granoche su rigore batte Iacobucci e può finalmente esultare sotto la Montagnani per la prima volta. Passano pochi giorni e il bomber segna una doppietta a Reggio Calabria, uno è un tocco di ginocchio a pochi passi dalla linea di porta e l’altro è una bellissima girata di testa. Il quarto gol in maglia canarina, lo sigla a Lanciano con ancora la specialità della casa, il colpo di testa. Contro la Juve Stabia, fanalino di coda, il Modena fatica più del previsto ma tranquilli ci pensa El Diablo. Dopo pochi minuti sfrutta un errore del portiere Benassi che rinvia sui suoi piedi e nella ripresa si trova il pallone nell’area piccola e non può fare altro che appoggiare in rete. El Diablo torna a segnare al Braglia, il gol del momentaneo 1-0, contro la Ternana, sfruttando un cross basso e appoggiando la palla in rete,è sempre al posto giusto al momento giusto. A Siena, arriva a quota 10 in campionato, il primo è un gol da bomber vero, si gira al limite dell’area e lascia partire un tiro che si insacca sotto la traversa, il secondo è uno scavetto che supera Lamanna in uscita. La decima rete in maglia canarina (11 in campionato), la realizza a Brescia, trovandosi in area solo davanti a Cragno, El Diablo non perdona. Con questi dieci gol ha fatto ricredere i tifosi e ora è diventato uno degli idoli della curva, famosa sta diventando la frase “toda la noche, Pablo Granoche”. Ora ti chiediamo solo una cosa: non fermarti Diablo!
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