A solo nemmeno due giorni dal via, agli Europei di nuoto IPC già fioccano le medaglie: il medagliere, dove occupiamo il 6° posto (prima e irraggiungibile l’Ucraina con 22 medaglie, parla di tre ori, un argento e due bronzi.
Sul gradino più alto del podio, prima Ariola Trimi nei 100 stile libero S4, con il tempo di 1’33”89, poi oggi Cecilia Camellini nei 100 dorso S11 (1’23″32). Trimi lascia alle sue spalle la padrona di casa, l’olandese Teunissen Lisette (1’36”73) e l’ucraina Sviderska Olga (1’42”16).
Per Cecilia, un rientro in grande spolvero, dopo l’anno sabbatico seguito ai fasti di Londra 2012 (per lei, due ori e due bronzi, ndr). Mette in fila la rivale di sempre, la tedesca Schulte (1’23″84, +0.52). Terso posto, piuttosto distanziata, all’ucraina Piddubna (+2.45).
Ma a stretto giro, dopo l’oro di Cecilia, è arrivato quello del varesino Federico Morlacchi, mai sazio di podi internazionali. Per lui nei 400sl S9, il crono di 4’18″34, quasi 5 secondi in anticipo sul secondo il croato Vincetic. Terzo, il portoghese Grachat (+8.27).
Stamattina, è stata anche la prima volta sul podio di Giulia Ghiretti, che ha chiuso con una medaglia d’argento, la sua prima individuale, la gara dei 100 rana SB4 (tempo 2.00.27), confermando la sua crescita agonistica. Ed è finalmente arrivata anche la medaglia per Efrem Morelli, dopo una serie di piazzamenti a ridosso del podio. Il nuotatore bresciano ha conquistato il bronzo sempre sui 100 rana SB4 con il crono di 1.49.44. Bronzo anche per Arianna Talamona, in esordio ieri, nei 400sl. L’atleta bresciana ha chiuso 5’45”29,un tempo che le permette anche di registrare il suo nuovo Record Italiano (il precedente (5’46”90) prima di lei l’inglese Rodgers Susannah (5’22”74) seguita dalla russa Guseva Oxana (5’40”87).
“Gareggiare di mattina – dice Morlacchi a fine gara – non è proprio il massimo, i muscoli non si sono ancora ben svegliati per fortuna le altre sono nel pomeriggio, ma anche per i miei pomeriggi. Era importante dare continuità nei risultati dopo Londra”.
“Ero stanco – dice Morelli – delle medaglie di legno, sapevo che i primi due facevano gara a sé. Ero sicuro di potermela giocare per il podio, avevo i tempi giusti. Non è stato facile, ma ho sfatato un tabù. Nelle prossime gare questo successo potrebbe darmi una spinta in più”.
“Neanche io – afferma Camellini – mi aspettavo di stare a questi livelli. Sono partita ancora con qualche linea di febbre. Sono sorpresa, anche la mia avversaria Schulte di vedermi, forse sperava mi fossi tolta di torno. Purtroppo per lei sono tornata, ho ancora voglia di divertirmi di lavorare duro”. L’anno di stop? “Ho preferito di sacrificare le competizioni per ottenere questo traguardo della laurea in psicologia che mi ero prefisso. Per le altre gare, non farò le 5 canoniche, ma solo 3. Mi restano i 50 e 100sl. Nei primi basta sbagliare il tuffo ed è pregiudicata la gara, nei secondi ho più margine, in caso di recuperare”.
“Questa medaglia individuale ha un sapore particolare – dice una Giulia Ghiretti – commossa e timidissima-, rispetto a quella a squadra, in staffetta con Trimi, Chiarioni e Romano, la 4×50 sl, degli ultimi mondiali di Montreal 2013. Gara tra l’altro che salteremo per l’assenza della Romano, peccato perché non potremo difendere il titolo. Comunque non riesco a trovare molte parole perché sono molto emozionata”.