Il vero fenomeno di questa squadra è un giovincello di 61 anni, che a Modena ha ritrovato passione e voglia di allenare, dopo alcune esperienze deludenti. Stiamo parlando di Walter Novellino, diventato presto l’idolo del pubblico e che sabato dopo l’espulsione, è uscito dal campo con una standing ovation da brividi.
Arrivato in gialloblù nel marzo 2013, nella conferenza di presentazione dichiarò: “Ho una gran voglia di allenare. Presto il Modena tornerà competitivo”. Walter Novellino ha mantenuto la promessa e dopo aver ottenuto la salvezza nei primi mesi da nuovo mister canarino, lo scorso anno ha dimostrato di essere ancora un vincente, conducendo una giovane squadra piena di talento ai play off, obiettivo insperato ad inizio stagione. E anche in questo inizio di campionato, nonostante tanti problemi, è riuscito ad ottenere 9 punti, anche grazie ad una difesa quasi impenetrabile.
Deve a Giorgio Ferrini il soprannome “Monzòn”, per via di una somiglianza con il pugile allora campione del mondo, nato quando Nino Benvenuti nel 1971 si recò allo Stadio Filadelfia, a far visita agli allenamenti del Torino. Il capitano granata si avvicinò al pugile, che aveva perso la corona mondiale proprio sotto i colpi del pugile argentino Monzòn e indicandogli Walter gli disse, “C’è di là Monzòn che ti aspetta”.
Walter ha una caratteraccio, in campo è sanguigno, diretto, appassionato, e questo non sempre fa piacere agli arbitri, i quali lo hanno espulso in varie occasioni, l’ultima contro lo Spezia. Ma ciò non cancella i meriti di un Mister, che è il vero top player di questo Modena.
La sua presenza in panchina è fondamentale per trasmettere grinta e fame ai ragazzi in campo e così come dichiarato nel post partita dallo stesso Novellino, nonostante la diffida, speriamo che l’espulsione porti ad una semplice multa, e non alla squalifica.