La goal-line technology, dopo l’Inghilterra, arriverà anche in Germania dalla prossima stagione. L’uso della tecnologia di porta è stata richiesta dal Bayern Monaco e solo 3 club su 18 hanno risposto in modo negativo, segno che anche il calcio estero ha bisogno di una svolta per scacciare il problema del gol fantasma. Il sistema prevede l’installazione di 14 telecamere e, nel caso in cui la palla dovesse varcare la linea, il direttore di gara riceverà immediatamente un segnale sull’orologio. Un passo che deve essere compiuto anche nel calcio italiano dove tante, anzi troppe gare vengono condizionate dal goal non goal. Tecnologia che funziona in modo impeccabile, come accaduto lo scorso 8 novembre quando venne assegnato un goal a Cahill, difensore del Chelsea durante il match contro il Liverpool. E’ certamente chiaro che fino a quando sul rettangolo verde non verrà impiantata questa tecnologia e al controllo di una gara ci saranno solo degli uomini, il margine di errore sarà sempre più alto. Uno degli ultimi episodi condizionati da un gol fantasma è stato il match Bari-Carpi: al 70’ Caputo aveva messo a segno ma il gol non gli è stato convalidato. Le immagini nel dopo gara hanno confermato come la palla avesse superato la linea della porta. Inevitabile lo sfogo del Presidente dei galletti Paparesta, che ai microfoni di SkySport aveva espresso la propria indignazione riguardo al sistema sbagliato del calcio italiano: “Faccio i complimenti al Carpi prima di tutto. Ma resta un profondo dispiacere perché è stata una vittoria viziata da un errore[…]. In questo momento credo sia fondamentale poter ricorrere ai mezzi tecnologici per aiutare gli arbitri in determinate situazioni. Perché arroccarsi su posizioni che sono fuori dal tempo? Mi limito a sottolineare come il nostro calcio si debba adeguare a quello internazionale”. Ma negli ultimi giorni a rispolverare l’argomento non è stato il solo: anche il dirigente del Milan Adriano Galliani ha fatto appello scrivendo una lettera al Presidente della FIGC Carlo Tavecchio. Ecco alcuni spezzoni: “[…]Dopo l’ennesimo episodio di “goal non goal” verificatosi domenica durante la gara Milan-Udinese, non dubito sia giunto il momento, quanto meno per la Serie A, di dotarsi di un sistema tecnologico di lettura certa e sicura di episodi come questo […], Credevo prima, e continuo oggi sempre più fermamente a credere che un intervento nello stesso senso anche da parte della FIGC non sia più differibile: è indispensabile per aiutare i direttori di gara nella valutazione di episodi determinanti e per evitare che un errore umano agevolmente evitabile vanifichi il grande lavoro che sta dietro l’organizzazione di una competizione importante come il Campionato di Serie A[…]”. Il Presidente Tavecchio sembra essere favorevole alla svolta per aiutare gli arbitri nella risoluzione di episodi dubbi, affermando che nel prossimo Consiglio Federale proporrà l’introduzione della tecnologia in campo. Se il Consiglio dovesse approvare, per questioni di costi verrà attivata solo per la Serie A (le cifre si aggirano intorno ai 150 mila euro a stadio). Un cambiamento necessario per il calcio che è diventato sempre più vittima di confusione e nervosismo, dove si respira sempre meno aria di sano divertimento.
I gol fantasma in Bari-Carpi e Milan-Udinese ricordano a tutto il mondo del calcio la necessità della goal-line technology
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ginaparadiso
Gina Paradiso, classe 1988. Appassionata di musica, moda, sport e tecnologia: durante la settimana programmatrice informatica, nel week-end e nel tempo libero si dedica alle sue grandi passioni tra cui quella di scrivere di sport. Collabora con la Gazzetta di Modena.
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