La fine del 2014 si avvicina, e come al termine di ogni anno, è giunto il momento di fare un piccolo bilancio sui 365 giorni appena trascorsi. Tra cambi di allenatore, una salvezza acciuffata per un pelo e una seconda metà di 2014 da vero protagonista, l’anno del Sassuolo è stato una vera montagna russa di emozioni, un’ottovolante di stati d’animo contrastanti che difficilmente i tifosi neroverdi dimenticheranno.
Il 6 Gennaio 2014, la 18esima giornata, il Sassuolo andava a giocare a Genova, sponda rossoblu, con una classifica che recitava 14 punti e penultimo posto: martedì 6 Gennaio 2015, 17esima giornata, il Sassuolo andrà a giocare a Milano, sponda rossonera, con una classifica che recita 20 punti e dodicesimo posto.
Ridurre il percorso che hanno fatto i neroverdi a sole considerazioni di numeri e classifica sarebbe un’operazione ingiusta, soprattutto nei confronti di tutti quei tifosi che, nelle vittorie e nelle sconfitte, hanno sempre sostenuto la squadra.Quella intrapresa da Di Francesco e soci è una strada fatta di scelte e di programmazione, di lungimiranza e di attenzione al dettaglio, di lavoro e di sacrificio.
Secondo quanto riporta Undici, Sassuolo è la cittadina con la più alta percentuale di abbonati: un sassolese su cinque possiede l’abbonamento per le partite dei neroverdi, e il Mapei Stadium nella stagione 2013-2014 è stato il settimo stadio d’Italia con la percentuale di rendimento maggiore, davanti al San Paolo, a Marassi (sia per il Genoa che per la Sampdoria), all’Olimpico di Roma (sia per la Lazio che per la Roma) e a San Siro.
Alcuni giocatori se ne sono andati, altri sono arrivati e alcuni se ne andranno, ma il pubblico neroverde ha dimostrato di essere attaccato alla squadra, al di là di chi scende in campo.
La squadra di Di Francesco ha giocato un’ottima prima parte di stagione (quell’ottima sarebbe diventato straordinaria se non fosse stato buttato qualche punto di troppo nelle ultime partite), ma i margini di miglioramento sono ancora enormi, e in un campionato come quello italiano, che ha dimostrato un grosso vuoto di potere al di sotto di Roma e Juve, nessuno sa come potrà andare a finire.
Perchè il 2015 si riveli positivo come è stato il 2014, il Sassuolo dovrà lavorare tanto e sodo, e già la partita con il Milan del 6 Gennaio ci darà indicazioni importanti per capire le reali ambizioni di questa squadra.
Comunque vada a finire, è stato fatto un piccolo pezzo di storia.