I fratelli Brighenti: Renato con la maglia del Genoa e Sergio con quella delle giovanili canarine.
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Di Principino Andrea
Ternana-Modena, 24 dicembre 2014
(liberamente tratto da “Modena F.C. 1912-2012”, Artioli Editore)
Ternana-Modena
22 giugno 1969 (Serie B, XXXVIII): 2-0 (Sciarretta, Cardillo)
14 giugno 1970 (Serie B, XXXVIII): 1-0 (Bellinazzi)
25 aprile 1971 (Serie B, XXXI): 2-0 (Russo, Barison)
13 febbraio 1972 (Serie B, XX): 2-1 (Marinai (T), Cucchi (T), Lodi)
26 ottobre 1976 (Serie B, V): 2-0 (Zanolla, Ferrari)
1 maggio 1977 (Serie B, XXXI): 1-0 (Pezzato)
5 marzo 1978 (Serie B, XXV): 2-0 (Ciccotelli, Pagliari)
13 dicembre 1972 (Serie B, XV): 2-0 (Cavezzi, Farris)
16 settembre 2001 (Serie B, IV): 0-0
13 febbraio 2005 (Serie B, XXVI): 2-1 (Gyan, Fattori (T), Di Deo (T))
2 ottobre 2005 (Serie B, VIII): 1-1 (Argilli, Jimenez (T))
1 settembre 2012 (Serie B, II): 0-1 (Stanco)
23 novembre 2013 (Serie B, XV): 1-1 (Mangni, Antenucci (T))
Trasferta sempre piuttosto complicata quella dei canarini al Liberati, con una vittoria sola e 9 sconfitte su 13 incontri.
“Baffo” Bellinazzi, indimenticato bomber che ha vestito entrambe le maglie.
24 dicembre
1922 (I divisione / Lega Nord / Girone B, recupero VII): Modena-Milan 1-1
1933 (Serie B / Girone B, XV): Grion Pola-Modena 1-1
1939 (Coppa Italia, sedicesimi): Anconitana-Modena 1-3
1942 (Serie B, XII): Mater Roma-Modena 1-1
1950 (Serie B, XVI): Modena-Pisa 3-0
1967 (Serie B, XVI): Catania-Modena 2-0
1972 (Serie C / Girone B, XV): Modena-Livorno 3-1
Otto precedenti disputati la vigilia di Natale dal Modena. Bilancio sostanzialmente positivo, sebbene in Serie B il Modena non abbia mai vinto in trasferta in tale data.
Compleanni
Renato BRIGHENTI (I) (1922; +1982): 191 / 91
Ugo TOMEAZZI (gioc.-all.): 49 / 13
Due genetliaci importanti, quelli del 24 dicembre. Il secondo (Tomeazzi) è quello di un gioiello delle giovanili canarine, che per oltre un decennio ha giocato ad ottimi livelli. Il primo è quello di Renato “ghega” Brighenti, il top scorer (assieme ad Alfredo Mazzoni) della storia canarina, con 91 reti in 191 gare ufficiali.
Questo un suo breve profilo, tratto da “Il bello di cent’anni” Artioli Editore.
Indimenticabile bomber canarino, e recordman di marcature nei campionati a girone unico, Renato Brighenti venne tirato su sul finire degli anni ’30 nelle giovanili canarine ed esordì in prima squadra nel 1940-41 in una inutile gara a La Spezia, con il Modena già promosso in Serie A. Dopo un’altra fugace apparizione nell’anno successivo, quando debuttò in A a Trieste, l’arrivo della guerra gli impose elmetto e
divisa, ma quando tornò, nel ‘45, Brighenti avviò la sua piccola epopea personale. Interno destro titolare della squadra di Mazzoni tra il 1945 e il 1947, Brighenti emerse come il canarino più prolifico di quel fortunato periodo. Potente, ottimo corridore, era una mezzala offensiva che amava partire in contropiede e concludere a rete da ogniposizione. Il suo colpo più rinomato era infatti il tiro: bolidi da fuori area che non lasciavano scampo al portiere, così potenti da valergli presso il pubblico il soprannome di “Ghega”. Sotto porta però Renato non era un killer dal sangue freddo. Così come era uomo da gol impossibili, in acrobazia o dalla distanza, così era sciupone sotto porta. Nonostante tutto, le sue caratteristiche erano tali che il Genoa nell’estate del 1947 fece un’offerta cui neanche il munifico Presidente Orsi seppe resistere e Brighenti finì sotto la Lanterna. Dopo un ottimo anno con i grifoni (16 reti) e uno col Napoli in B sotto i suoi standard, Brighenti tornò al Modena nell’estate del 1949, segnando fino al 1954 goal grappoli (18,21, 14, 5 e 3). Sempre
meno utilizzato disputò l’ultima gara in gialloblu contro il Marzotto nell’aprile 1954, poi andò a giocare un anno a Carrara prima di chiudere definitivamente con il calcio.