Foto Vignoli da modenafc.net
A volte, ti basta metà stagione per distruggere un soprannome su cui hai costruito un’intera carriera. Altre volte invece, basta solo un errore dagli undici metri a farti cadere il mondo addosso, a far crollare le certezze che ti hanno fatto diventare grande.
Nicola Ferrari, per gli amici “Nick Dinamite”, di gol in carriera non ne ha mai segnati tanti; ma quell’opportunità per esplodere con la casacca gialla l’ha sciupata all’ultimo respiro della sfortunata trasferta ligure. Un’occasione unica per conquistare la piazza, ma soprattutto per ritrovare se stesso e cambiare il corso della stagione.
È vero: in questi mesi si è parlato tanto, forse troppo, dell’attaccante trentino; ma quel bomber capace di segnare reti pesanti in cadetteria ed aiutare la squadra con prestazioni di livello, a Modena, non lo si è ancora visto. Problemi fisici e “rumors” di mercato non hanno permesso ad “Iron Nick”, come lo chiamavano a Verona, di dimostrare il suo reale valore.
È dunque lecito per un tifoso canarino perdere la pazienza e pensare che, se questi sono i fatti, i fantasmi della Lega Pro non sono poi così lontani. È altresì lecito avere timore di quello che sarà il futuro del Modena F.C., dopo le ultime sconfortanti prestazioni.
Eppure la voglia di invertire la rotta non manca; la squadra è col mister e vuole dare la così detta “sterzata” al campionato. In primis, sarà necessario tornare immediatamente ai tre punti per ridare ossigeno all’ambiente e scacciare il dirompente pessimismo post-mercato. Dopo di che bisognerà far rinascere il centravanti di Condino, perchè la salvezza del Modena, che piaccia o no, passa anche dai suoi muscoli.
Modena chiama il suo numero nove; il tempo è finito.