Come riporta Il Resto del Carlino, ieri sera Bruno, sulla poltrona del barbiere di TRC, ha raccontato di essere cresciuto e di essere un giocatore e uomo diverso.
C’è da credergli, nonostante la “marachella” in gara-2 dei quarti che costerà alla Parmareggio Modena 3.100 euro di multa per poter vedere il suo fuoriclasse in campo il 25 aprile. Un’espulsione che il capitano accetta per metà e dichiara che il primo giallo ci stava tutto, perché Koumentakis stava chiacchierando un po’ troppo e l’ha rimesso al suo posto. Il rosso invece non se lo meritava, e spera di avere l’occasione di chiarirsi col signor Boris (il primo arbitro dell’incontro, ndr) prima della prossima partita.
Bruno è sinonimo di grinta e autorevolezza e in questi anni il fenomeno brasiliano ha imparato a prendersi un po’ meno sul serio e si è lasciato prendere dal gruppo al cento per cento. Il divertimento è una delle parti fondamentali del gruppo: loro, lo staff, la società, la città, sono tutti pieni di passione e un po’ matti, e questo crea un mix unico. La fase dell’autocritica è severa, a partire da quei due set steccati nelle due sfide contro la CMC Ravenna. Bruno spiega che a volte si fa un’idea del piano tattico di una gara, e poi quell’idea viene spazzata via dai fatti. E’ l’errore che ha commesso in gara 1 e tante altre volte, e in quegli aggiustamenti si deve migliorare. L’elogio più grande, invece, è per Ngapeth che definisce il più incredibile tra i campioni con cui ha giocato. Inevitabile, infine, tornare sulla clamorosa alzata in rovesciata di gara 1: una palla che Bruno voleva salvare a tutti i costi, perché Rossini aveva fatto una clamorosa difesa, ma ridendo confessa che non l’ha alzata apposta a Pieter, ma lui era li pronto perché ormai lo conosce e, come tutti, sa che non molla neanche un pallone.
Intanto questa sera Parmareggio Modena conoscerà il nome della sua avversaria nelle semifinali. La Lube Treia ospita la Top Volley Latina e chi vincerà tornerà al PalaPanini sabato 25 aprile.
Sempre a Barba e Capelli ospite anche la presidentessa Catia Pedrini che parlando di Bruno dice che vorrebbero tenerlo a vita, ma dovranno parlarne a tempo debito. E Bruno stesso dice che tutti sanno che sente la mancanza di casa e ha scelto di giocare a Modena perché la gente lo fa sentire a casa lontano da casa. Se gioca fuori dal Brasile, gioca a Modena.
Parole che faranno gongolare i tifosi gialloblù, come quelle scelte dalla presidentessa per confermare che anche con Earvin Ngapeth si sta già parlando del futuro. Il francese ha espresso la volontà di voler restare a lungo e si farà il possibile per accontentarlo.
Il Resto del Carlino. Parmareggio Modena Volley, Bruno: a Modena come a casa, lontano da casa
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